I giovani e le donne sono una risorsa indispensabile per la caccia di oggi e per quella di domani. Soprattutto se si impegnano per la promozione e il sostegno di questa nostra attività. In questa prospettiva abbiamo dato inizio alla pubblicazione delle testimonianze di tanti di coloro che si danno da fare con responsabilità e impegno. Una concreta speranza per la caccia di domani, da parte di chi è pronto a ricevere il testimone dai tanti appassionati che fino ad oggi con dedizione continuano a tenere alta la nostra bandiera, consapevoli che il contributo degli uni e degli altri (e delle altre) è la strada più sicura per riaffermare i nostri valori.
Federico Scrimieri: bocconiano coi fiocchi
Trentun'anni, bresciano di Verolanuova, cacciatore sin dall’età di 20 anni e con DNA 100% pro attività venatoria (probabilmente trasmesso dagli antenati tutti cacciatori accaniti), durante il periodo universitario ha iniziato ad interessarsi e a studiare per sostenere l’esame di abilitazione alla pratica venatoria presso la Provincia di Milano, sotto l’ala del dott. Gianfranco Zoller – noto consulente faunistico nonché coautore del Manuale dell’aspirante cacciatore – dove ha maturato la passione per la cinofilia ed, in particolare, per i cani da cerca.
Presidente Federcaccia per la sezione comunale di Verolanuova, amante della musica classica ed appassionato per il pianoforte, ha un debole per la pesca subacquea e per il tennis. Nel tempo libero durante il periodo di caccia “off-season” si dedica all’addestramento di Springer Spaniel “dual purpose” ovverosia “belli e bravi”, cioè che rispecchino i più alti standard morfologici tipici della razza oltre ad avere spiccate qualità venatorie.
Durante il periodo venatorio predilige la caccia alla stanziale ed alla migratoria in forma vagante col suo fido ausiliare Hero di Val Brandeglio, esemplare di Springer Spaniel Inglese dell’età di 2 anni, già campione italiano di bellezza ed attualmente impegnato nelle prove di lavoro ufficiali ENCI – categoria cani da cerca.
Ma chi è costui, vi chiederete a questo punto, che così giovane ha cotanta passione? Ma Federico Scrimieri, signori miei. Bocconiano coi fiocchi, che a sedici anni lascia casa, quando, dopo aver vinto il concorso, per inseguire il sogno di bambino di diventare Ufficiale dei Carabinieri, inizia a frequentare la Scuola Miliare “Teuliè” di Milano, dove si diploma. Consegue poi la Laurea Magistrale a pieni voti presso l’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano, appunto, in Economia e Management delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali. Dopo una breve esperienza professionale presso la Commissione Europea a Bruxelles nel DG Move (Trasporti), durante il periodo accademico si dedica allo sviluppo delle competenze in ambito di fiscalità internazionale, maturando esperienze in primarie società di consulenza multinazionali cd. “Big Four”. Attualmente ricopre il ruolo di funzionario pubblico in uno dei principali Ministeri.
Accipicchia che curriculum. Ma non è tutto. Da Presidente di sezione svolge il suo compito all’insegna della pura passione per la caccia, dedicandosi a tutte le attività tipiche di una sezione ben inserita nel proprio contesto socio-economico, forte di un consiglio direttivo giovane ed affiatato, nonché di un gruppo di più di 80 cacciatori affiliati (con età anagrafica media in graduale abbassamento: ed è tutto dire!). Tale ultimo aspetto denota una passione quale la caccia che, nel tempo, si è radicata sul territorio e rappresenta a livello culturale un tesoro che non possiamo disperdere assolutamente.
Come ha fatto? In qualità di Presidente si è prefisso l’obiettivo primario di ricreare entusiasmo attorno al tema della caccia, che rappresenta per lui un’attività con una valenza ben più ampia di una semplice passione, con un ruolo sociale ed economico non trascurabile, organizzando da una parte gare cinofile amatoriali e, dall’altra, tenendo nella propria sezione corsi di preparazione all’attività venatoria per i più e meno giovani, fermamente convinto che la caccia è prima di ogni altra cosa, cultura. Si, cultura! Ribadisce. "Ogni anno - dice - siamo compiaciuti del fatto che “nuove leve” entrino a far parte del nostro mondo, anche perché in tal modo si crea il ricambio generazionale utile (e della mentalità giusta), che vada oltre la sola idea del carniere gonfio, ma che si fondi anche sull’importanza del ruolo del cacciatore nel sistema ambiente e del proprio rapporto con la natura ed, in particolare, a livello affettivo, con i propri ausiliari".
Vive con l’immancabile fidanzata Martina che, con grande pazienza e disponibilità, lo supporta e sopporta nelle attività che lo vedono coinvolto a livello di sezione, ma che, al tempo stesso, condivide con lui la grande passione per la cinofilia.
Persona dinamica e concreta, ama avere obiettivi. Non dorme molto e spesso deve “fare piano” la mattina quando si sveglia presto per non disturbare Martina quando gli prende la frenesia del giretto mattutino col suo compagno di avventure Hero. Non ama apparire in pubblico, piuttosto ricerca la sua gratificazione personale nelle passioni che più ama. Ha una vita moderata sui social poiché preferisce dedicarsi alle relazioni umane piuttosto che a quelle virtuali. E dici poco, caro Federico! Ad maiora, bocconiano coi fiocchi!!
Chiediamo il vostro aiuto e la vostra disponibilità. Se volete partecipare a questa iniziativa, che intende portare a galla l'impegno dei giovani dirigenti e delle dirigenti donne, non esitate a farvi avanti. Se avete incarichi di responsabilità nel mondo venatorio, siete donne o avete meno di quarant'anni, o se conoscete cacciatori con queste caratteristiche, inviateci una mail a [email protected] o scriveteci su whatsapp al numero 3496271731.