E' proprio vero che ci sono figli e figliastri. Se il Ministero dell'Ambiente ai cacciatori chiede di non cacciare specie come pavoncella e moriglione, anche se la caccia è assolutamente sostenibile in un regime contingentato, per i pescatori l'approccio è totalmente diverso, diciamo ben più accomodante. Tanto da autorizzare, con tanto di modifica al Decreto del Presidente della Repubblica (concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonche' della flora e della fauna selvatiche), l'immissione di specie aliene.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 5 settembre è stata infatti pubblicata la modifica all’articolo 12 del DPR n.357/97 che dà la possibilità alle Regioni, Provincie, nonché agli Enti di gestione delle aree protette, di richiedere le autorizzazioni per l’immissione di specie non locali, attraverso la presentazione di un apposito studio al Ministero dell’Ambiente.
Esprime grande soddisfazione il presidente federale Fipsas Ugo Claudio Matteoli “per la soluzione definitiva a questa vicenda che si trascinava da parecchi anni”, che definisce un “importante risultato per le sorti della pesca sportiva e ricreativa”.
Proprio così, l'immissione di specie aliene nei nostri fiumi, potrebbe essere permessa per meri fini ricreativi. Si legge nel provvedimento: “Su istanza delle regioni, delle province autonome di Trento e di Bolzano o degli enti di gestione delle aree protette nazionali, l'immissione in natura delle specie e delle popolazioni non autoctone di cui al comma 3 puo' essere autorizzata per motivate ragioni di rilevante interesse pubblico, connesse a esigenze ambientali, economiche, sociali e culturali, e comunque in modo che non sia arrecato alcun pregiudizio agli habitat naturali nella loro area di ripartizione naturale ne' alla fauna e alla flora selvatiche locali”. L'autorizzazione sarà rilasciata con provvedimento del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentiti il Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo e il Ministero della salute, previo parere del Consiglio del Sistema nazionale (ovvero Ispra), entro 60 giorni dal ricevimento dell'istanza, dunque non vincolante, pare.
La cosa ha giustamente suscitato le perplessità degli ambientalisti. La pagina facebook "disinformazione naturalistica", spesso critica anche nei confronti delle Ong ambientaliste, ironizza così: "visto che gli unici che ne beneficeranno sono quelli che esultano (pescatori sportivi), che per motivi di puro divertimento (non necessità) catturano il pesce più grosso possibile per vantarsi sui social (in effetti è più figo un siluro di 2 metri di una trota di 30 cm), ci auguriamo che i cacciatori italiani non prendano spunto, facendo emanare una legge per immettere elefanti e leoni trofei sicuramente più ambiti di lepri e cinghiali: a questo punto, chi glielo può impedire?"
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