Si è aperta la stagione venatoria e puntuali sono arrivate anche le strumentalizzazioni sugli incidenti. Inspiegabilmente, senza fare le dovute e necessarie precisazioni, le agenzie stampa hanno passato i soliti allarmi gonfiati - e per nulla veritieri - sulla pericolosità della caccia.
L'agenzia Adnkronos per esempio riporta in toto la nota dell'Aidaa (associazione conosciuta da anni per le sue boutade sensazionalistiche piuttosto avulse dalla realtà), che parla di due morti e un ferito grave alla prima giornata di caccia. Se ci si ferma al titolo o si legge distrattamente la notizia, come purtroppo spesso si è portati a fare nell'era dei social, si può facilmente cadere nell'equivoco, ovviamente creato ad arte. Approfondendo, si capisce poi che la notizia è una mezza bufala: un uomo è morto sì per un incidente di caccia, ma si tratta di un cittadino svizzero, ucciso da un suo concittadino a pochi passi dal confine, e non certo ieri, ma due giorni fa. Un altro uomo, un cacciatore di 53 anni è morto perchè caduto in un dirupo, cosa che purtroppo capita spessissimo in montagna, soprattutto ai cercatori di funghi (Repubblica ieri ne contava ben 11). Nel conteggio l'Aidaa ci ha infilato anche il colpo di un bracconiere - tra l'altro sparato da un tubo fucile, un mezzo vietatitssimo - (che nulla quindi c'entra con la caccia e con la stagione venatoria), il quale ha ferito un uomo che passeggiava nei boschi della Gallura, già dato per morto.
Un vero e proprio sciacallaggio mediatico, che ha sortito diverse reazioni nel mondo venatorio. Arci Caccia per esempio in un comunicato scrive: "La parte veramente brutta di questa vicenda è l'atteggiamento compiaciuto con cui molte delle sigle animaliste hanno dato queste notizie e il taglio scorretto con cui le hanno riportate molti organi di informazione, senza verificare i fatti e facendo commentare solo le solite sigle, senza lasciare al mondo venatorio possibilità di contraddittorio".
"Strumentalizzare dati, numeri e incidenti di caccia è una cosa vergognosa, un vizio che non vogliono perdere", commenta il Presidente Federcaccia Massimo Buconi. Nel video pubblicato su facebook ieri, Buconi fa inoltre riferimento alle falsità diffuse anche dall'Enpa e invita i cacciatori a dimostrare con il proprio esempio "con il nostro fare, con la nostra tolleranza, con il nostro apprezzare la biodiversità, con il nostro farci carico della compatibilità della fauna selvatica con le produzioni agricole" di essere migliori. "Siamo gli unici - ha aggiunto - che al solo predicare degli animalisti, contrapponiamo il fare".