I giovani e le donne sono una risorsa indispensabile per la caccia di oggi e per quella di domani. Soprattutto se si impegnano per la promozione e il sostegno di questa nostra attività. In questa prospettiva abbiamo dato inizio alla pubblicazione delle testimonianze di tanti di coloro che si danno da fare con responsabilità e impegno. Una concreta speranza per la caccia di domani, da parte di chi è pronto a ricevere il testimone dai tanti appassionati che fino ad oggi con dedizione continuano a tenere alta la nostra bandiera, consapevoli che il contributo degli uni e degli altri (e delle altre) è la strada più sicura per riaffermare i nostri valori.
CRISTINA CESCHEL. ECCO A VOI LA CACCIA AL FEMMINILE
Già la conosciamo la nostra amica Cristina. Ha 32 anni, la Ceschel, che vive a Caneva (PN), terra mitica di cacciatori, dove lavora nel settore metalmeccanico. Ha tanti hobby, segno di una mente versatile, ricca di interessi. Ama la fotografia, il tiro a volo, la cucina (ha una preparazione specifica al riguardo ed è chef enogastronomo), le passeggiate nella natura, gli animali e le loro abitudini, le erbe spontanee e il loro utilizzo. Di ampie letture, soprattutto in discipline biologiche, di gestione della fauna e della flora e di natura in generale, spazia nella cinematografia e nella musica, dal classico al rock al pop.
Si definisce una "cacciatrice nata", appassionata fin da piccola, tanto che la caccia ha anche condizionato le sue scelte professionali e di vita. Per avere tempo per la caccia e per i cani. E' madre di una splendida bambina e moglie di una cacciatore. Oltre a essere cacciatrice, da sei anni si occupa di recupero di ungulati feriti insieme alla sua bavarese Fiby.
Ha un marito che la sostiene e l' accompagna sempre in ogni sua avventura e una figlia che ama conoscere sempre cose nuove su natura e animali e sembra molto interessata alla caccia, oltre ad aprezzare ogni piatto a base di selvaggina.
Il suo sogno è dedicarsi in tutto e per tutto anche professionalmente alla caccia. Per questo s'impegna per migliorare le sue competenze comunicative - ha una buona conoscenza di inglese e tedesco e una discreta dimestichezza con l'informatica - e di relazione in tutte le occasioni, impegnandosi nel lavoro di gruppo per elaborare progetti e risolvere problemi. Grazie alla sua passione fa la “Strasser special user” impegnandosi in dimostrazioni anche sul campo per far conoscere la carabina stright-pull dell'austriaca Strasser.
Fino all'anno scorso era presidente della sezione comunale FIDC di Caneva. Da poco ha lasciato il posto di presidente di sezione ed è stata eletta consigliere provinciale FIDC Pordenone (unica sezione con un presidente donna). Si dà da fare anche con i social network, sviluppando gruppi di cacciatrici per dare un piccolo segno di unione all'interno del nostro mondo. Significativo il progetto “Artemide” per cercare di far conoscere e instaurare un rapporto con il mondo che si trova al di fuori di quello venatorio, per valorizzare la figura femminile e dare un giusto riconoscimento alla donna.
E' anche consigliere dell'associazione “Gruppo conduttori cani da traccia” e oltre a dare una mano nell'organizzazione di prove di lavoro collabora all'annuale mostra dei trofei e alla messa a punto del meeting delle cacciatrici pordenonesi, per le quali ha creato un gruppo, dando il via a una serie di iniziative, quali un percorso didattico per bambini e non, realizzato durante la mostra dei trofei a Maniago; con la prospettiva di gemellarsi con le Cacciatrici Trentine. Intanto, come gruppo, sono rpesenti alla “Sagra dei Osei” di Sacile, cercando di far apprezzare la figura femminile in un mondo che si pensa sia solo maschile. Obiettivo futuro: far conoscere la natura vista attraverso gli occhi e il cuore delle donne, in tutte le sue forme, con rispetto.
Oltre a trattare diversi temi come ambiente, flora e fauna e la loro gestione, cucina naturale, intende creare incontri, percorsi ed eventi che aiutino a far apprezzare cosa vuol dire vivere la natura in tutti i suoi aspetti e con rispetto.
Ma, ci si potrebbe chiedere, con tutti questi impegni, la Cristina Ceschel riesce anche ad andare a caccia? Ma certo che si. Conosce e pratica un po' tutte le forma di caccia e ritiene che tutte meritino egual rispetto se praticate con passione e nel rispetto delle regole. Prevalentemente pratica la caccia alla piccola migratoria (accompagna il marito al capanno) e alla beccaccia con il cane da ferma. Non trascura la stanziale, la selezione agli ungulati (capriolo, cervo,cinghiale e qualche volta camoscio e daino), ma a volte si dedica anche alla tipica alpina (gallo forcello), alla caccia con il segugio (lepre e battuta al cinghiale) e agli acquatici.
Insomma, una cacciatrice completa, ma consapevole che per migliorare il mondo venatorio ci sia bisogno di un po' di umiltà da parte di tutti nel capire i nostri problemi. "Manca un po' più di consapevolezza culturale - dice - che potrebbe aiutarci a far comprendere i nostri valori a chi non ci conosce. Dovremmo stare più uniti perché solo con l'unione si possono raggiungere grandi obbiettivi. Applicarci di più nella comunicazione, facendo un salto di qualità. Non trasmettere solo conoscenze tecniche e promozionali per i prodotti, ma anche e soprattutto far valere il nostro punto di vista e il nostro impegno per proteggere il patrimonio naturale".
Chiediamo il vostro aiuto e la vostra disponibilità. Se volete partecipare a questa iniziativa, che intende portare a galla l'impegno dei giovani dirigenti e delle dirigenti donne, non esitate a farvi avanti. Se avete incarichi di responsabilità nel mondo venatorio, siete donne o avete meno di quarant'anni, o se conoscete cacciatori con queste caratteristiche, inviateci una mail a [email protected] o scriveteci su whatsapp al numero 3496271731.