In merito a numerosi casi in cui i cacciatori si vedono contestare sanzioni basate su interpretazioni delle norme, la Confederazione Cacciatori Toscani ricorda che per aiutare e informare quotidianamente i cacciatori, ha da tempo organizzato un servizio di consulenza gratuita che ormai giornalmente risponde ai dubbi dei cacciatori.
"Uno dei più “gettonati” in questi giorni è quello relativo all’utilizzo del piccione domestico e del Colombaccio, come richiami vivi sulle apposite “racchette”. Come noto i soggetti spesso legati per le zampe e collocati su appositi sostegni, vengono utilizzati per mezzo di una leggera sollecitazione che simula i movimenti dell’animale selvatico. Per favorire alcuni utili elementi a chiarimento e per motivare come l’utilizzo di tali richiami, risulti conforme alle norme e rispettoso del benessere animale, per le attività svolte negli appostamenti fissi e temporanei riportiamo una importante sentenza che per i contenuti e le motivazioni chiarisce ogni dubbio interpretativo su tale aspetto".
Al di là del singolo caso, assumono particolare importanza le motivazioni presentate ed accolte dal giudice che stanno alla base di questa sentenza. Motivazioni ancora oggi valide e utili per qualunque utilizzo nei confronti di eventuali contestazioni da parte degli organi di vigilanza durante l’esercizio venatorio.