Continua la petizione organizzata da Coldiretti Emilia Romagna che denuncia un'insostenibile situazione per l'eccessiva presenza di cinghiali, caprioli e cervi, causa di sempre più ingenti danni alle coltivazioni.
“Aumentare i capi cacciabili per ogni cacciatore; attivare un piano di controllo straordinario su base provinciale per gli ungulati in soprannumero; crare una destinazione faunistica delle aree demaniali capace di rispondere concretamente alle esigenze di tutela delle attività agricole; instaurare una densità faunistica compatibile con le attività agro-silvo-pastorali". Queste le principali richieste contenute nella petizione, si chiede inoltre l’attivazione di un piano di controllo straordinario su base provinciale anche per nutrie, lepri e fagiani in soprannumero e il pieno risarcimento dei danni alle produzioni.
Come per Modena, che ha dato il via all'iniziativa, anche la provincia di Ferrara denuncia il livello d'emergenza raggiunto “Ogni anno vengono distrutte intere coltivazioni, - dichiara Mauro Tonello, Presidente di Coldiretti Ferrara - con ingenti danni alle produzioni agricole, nell’ordine di quasi un milione di Euro nella sola nostra provincia per il 2008; danni che potranno essere risarciti agli imprenditori agricoli solo per circa il 50 per cento" .
"Ma il problema – aggiunge Tonello – riguarda anche i cittadini ed il territorio in generale, in quanto alcune specie alloctone, come le nutrie, si sono ormai insediate nelle nostre campagne e con la loro azione mettono a rischio la sicurezza idraulica (tane nei canali di bonifica) e la sicurezza dei cittadini (smottamento di fronti stradali, indebolimento dei passaggi in campagna, incidenti stradali) oltre che la biodioversità del nostro ambiente".