A seguito delle affermazioni del Presidente della Federcaccia Liguria, che ricordando la prossima udienza al Tar ha fatto accenno alle associazioni venatorie che non si sono costituite a difesa del calendario venatorio, interviene in una nota Francesco Maggi, Presidente Anlc Liguria.
"In merito al ricorso in oggetto - scrive -, confermiamo la nostra partecipazione, esclusivamente se le quote verranno ripartite con lo stesso criterio con cui Regione Liguria rimborsa alle AA.VV le quote dei tesserini, coerentemente con quanto deciso l'anno passato e confermato quest'anno dal nostro direttivo regionale".
"Riteniamo che in questi anni, Libera Caccia Liguria e tutte le altre consorelle abbiano agito, spesso di comune accordo, per tutelare i diritti dei nostri cacciatori, superando distinguo e trovando sintesi comuni in difesa della caccia e per un suo miglioramento". Anlc auspica che "si sia trattato solo di una pessima caduta di stile".
"Detto questo, ci pare doveroso puntualizzare alcune dati oggettivi. Libera Caccia Liguria nel 2018 ha informato attraverso un Comunicato Stampa tutti icacciatori della decisione presa sulla partecipazione al ricorso del calendario venatorio; anche quest'anno faremo lo stesso".
Maggi sottolinea anche che non tutte le associazioni venatorie vengono coinvolte nelle discussioni. "Si sta varando il nuovo Piano Faunistico - scrive il Presidente Anlc Liguria - ed ancora una volta alcune AA.VV non sono state minimamente contattate anche semplicemente a titolo informativo. Queste a nostro avviso sono le incomprensibili decisioni".