I giovani e le donne sono una risorsa indispensabile per la caccia di oggi e per quella di domani. Soprattutto se si impegnano per la promozione e il sostegno di questa nostra attività. In questa prospettiva abbiamo dato inizio alla pubblicazione delle testimonianze di tanti di coloro che si danno da fare con responsabilità e impegno. Una concreta speranza per la caccia di domani, da parte di chi è pronto a ricevere il testimone dai tanti appassionati che fino ad oggi con dedizione continuano a tenere alta la nostra bandiera, consapevoli che il contributo degli uni e degli altri (e delle altre) è la strada più sicura per riaffermare i nostri valori.
Gloria Fassini. Alias Gloriawolf
Gloria Fassini, (ma si firma anche Gloriawolf), 29 anni di Mirano (VE), diploma di Scuola media Superiore, indirizzo alberghiero, inglese e spagnolo di base, discrete conoscenze informatiche, è responsabile di Servizio presso centro di ristoro Area di Servizio Autostradale. Sportiva totale, dal nuoto al judo alla pallavolo, ma ama anche la natura e gli animali, l'equitazione, il trekking, e tante uscite in barca nei panorami incantati delle lagune venete, dove si esprime al massimo per le sue passioni. Prima di tutto i cani, di ogni genere, ma in particolar modo quelli da caccia. E' innamorata del suo springer spaniel per il quale si è appassionata alla caccia, nel rispetto dell’ambiente e della natura. Legge molto, predilige i romanzi d'avventura, i film d'azione e i thriller.
Nel suo lavoro dà molta Importanza ai rapporti sociali e amicali ai quali cerca di prestare la dovuta attenzione. In origine tesserata WWF, anche la caccia le ha consentito di acquisire esperienze dirette di rispetto e di valorizzazione della natura, sia per la flora sia per la fauna, oltre a permetterle di incontrare molte persone semplici ma estremamente integre nelle relazioni personali. Nella caccia ha trovato anche l'amore: il suo fidanzato, uno chef, con il quale condivide questa sua bella passione.
Vive in famiglia, per la caccia è figlia d'arte. Il papà, autorevolissimo esponente nazionale di Arci Caccia, le ha infuso questa passione, mettendo in luce i grandi valori che racchiude, primo fra tutti il profondo rispetto che il cacciatore ha e deve prestare nei confronti della natura e degli animali. In questo contesto, partecipa con interesse a discussioni, confronti e dibattiti portando il suo punto di vista, anche femminile. Esperienza che consiglierebbe anche ad ogni giovane donna e uomo in quanto permette di aprire gli occhi e la coscienza in un mondo che non è solo quello di Bambi o degli animali di allevamento. Grazie alla mamma e alla sua dolcezza ha potuto sviluppare serenamente il suo essere femminile. Un posto importantissimo nella sua vita, oltre logicamente al suo fidanzato con il quale condivide la passione per la caccia e per la cucina, lo ha la sua adorata nipotina, figlia di sua sorella e suo cognato, per la quale stravede e alla quale spera di trasferire la passione venatoria. Con gli amici condivide innumerevoli momenti in allegria.
Da quest’anno ha iniziato con il suo springer a partecipare con soddisfazione a gare cinofile/venatorie, con la voglia di capire e apprendere le varie discipline nelle quali si differenzia la cinofilia.
Pratica la caccia alla stanziale e alla migratoria in laguna, col cane, ma caccia anche il cinghiale in braccata. Ha in programma per un futuro quanto mai prossimo di frequentare, assieme al suo fidanzato, corsi di formazione per il conseguimento dell’attestato di selecontrollore di ungulati (cervo, capriolo, muflone, cinghiale, ecc.).
Ritiene che alcune pratiche di prelievo venatorio, come quelle che avvengono all’interno delle aziende faunistico venatorie delle valli venete/friulane/deltizie debbano essere attentamente ripensate per favorire l’irraggiamento e non l’ammassamento della selvaggina acquatica.