In una lettera indirizzata al direttore di Repubblica Ezio Mauro, i senatori Carrara e Vetrella replicano all'articolo “Se la caccia diventa no limits” che il 21 aprile scorso affibbiava loro l'epiteto “senatori bum bum” per l'emendamento da loro proposto alla Comunitaria sui tempi di caccia.
“Quanto affermato – scrivono i due senatori del Pdl - è falso, in quanto i periodi di caccia fissati già dal comma 1 dell’art.18 della legge n. 157 del 1992 restano invariati. Il nostro emendamento non fa altro che recepire la direttiva europea stabilendo la possibilità per le Regioni di ridurre o ampliare il periodo di caccia in relazione a situazioni ambientali e faunistiche delle diverse realtà territoriali solo se: a) gli organi regionali di competenza lo reputino necessario (così come nell’attuale legge); b) l’Istituto Nazionale per la fauna selvatica esprima parere favorevole (cosi come nell’attuale legge); c) vi sia la preventiva predisposizione di adeguati piani faunistico-venatori (cosi come nell’attuale legge); d) i nuovi termini garantiscano il rispetto della direttiva Cee per le specie in essa tutelate”.