In una nota pubblicata oggi dalla Regione Abruzzo, si apprende che a seguito dell'ordinanza del Tar, è stato chiesta una ulteriore valutazione di incidenza ambientale sul calendario venatorio.
Si legge nella comunicazione: "stante la necessità di acquisire il giudizio VINCA, al fine di evitare ulteriore contenzioso, si comunica che con la nota Prot. 269897 del 27 settembre 2019 è stato chiesto al Comitato Via di esprimersi sul calendario venatorio 2019/2020 approvato con la DGR. N. 497/2019, tenuto conto dell'Ordinanza TAR Abruzzo n. 189/2019".
"Pertanto - conclude la Regione -, fino all'adozione di un nuovo provvedimento che consentirà l'esercizio dell'attività venatoria dal 2 ottobre 2019, si comunica che prima di tale data la caccia non può essere svolta".
A tal proposito registriamo la dichiarazione dell'Avvocato Alessandro Dioguardi, che segue l'Anuu Migratoristi nella difesa al Tar, secondo cui si profilano ulteriori profili di illegittimità qualora all'esito della Vinca la regione Abruzzo ritenesse di modificare il calendario venatorio in contrasto con la pronuncia del Tar ed in senso ulteriormente restrittivo rispetto al parere Ispra.