I giovani e le donne sono una risorsa indispensabile per la caccia di oggi e per quella di domani. Soprattutto se si impegnano per la promozione e il sostegno di questa nostra attività. In questa prospettiva abbiamo dato inizio alla pubblicazione delle testimonianze di tanti di coloro che si danno da fare con responsabilità e impegno. Una concreta speranza per la caccia di domani, da parte di chi è pronto a ricevere il testimone dai tanti appassionati che fino ad oggi con dedizione continuano a tenere alta la nostra bandiera, consapevoli che il contributo degli uni e degli altri (e delle altre) è la strada più sicura per riaffermare i nostri valori.
CACCIA FUTURA: QUELLI CHE SI DANNO DA FARE
NICCOLO', CACCIATORE PER GENERAZIONI
Mi chiamo Niccolò Baldi, ho 22 anni. Sono di Pescia (Pistoia), dove vivo con i miei genitori. Da tre anni lavoro nell'azienda vivaistica di famiglia: produciamo olivi, mimose e gelsomini.
Mi sono diplomato cuoco all'Istituto Alberghiero di Montecatini Terme, dove si è diplomata anche mia madre. Dopo brevi esperienze lavorative come cuoco in Italia ( Lago Maggiore, Punta Ala) ho fatto l'Erasmus a Siviglia. Al rientro dalla Spagna ho deciso di cambiare mestiere e dedicarmi al vivaismo.
Calcio e caccia sono le mie passioni. Per quanto riguarda il calcio ho sempre giocato a livello agonistico e per tre anni ho fatto pure l'istruttore nel Pescia Calcio.
Come tutti i giovani mi piace girare il mondo e conoscere culture diverse. Anche per questo vorrei imparare meglio l'inglese, che comunque è indipensabile oggi per stare aggiornati su tutto. Me la cavo bene, invece, con lo spagnolo, molto meno col francese.
Per la caccia ho avuto due maestri. Il nonno e il babbo. Li ho seguiti sin da piccolo, sognando i diciotto anni per prendere la licenza. Nonno e babbo mi sono da modello anche nel lavoro; sotto la loro guida, con umiltà e impegno, come tutti i giovani che intendono intraprendere, spero di dare ulteriore impulso alla nostra azienda, per farla crescere innovando tecniche e obiettivi.
Pratico con passione la caccia da appostamento, ma anche molte altre forme di caccia previste dall'attuale normativa.
In autunno vado ad allodole, una tradizione di famiglia che già il mio bisnonno praticava, poi a tordi (con i richiami in gabbia), a colombacci e ad acquatici. Seguo anche mio padre nella selezione a cinghiale e a capriolo.
Ultimamente sono entrato a far parte del consiglio della Sezione Comunale Federcaccia di Pescia, anche qui nella tradizione di famiglia, trasmessa da mio nonno a mio padre e da mio padre a me. Nella caccia e per la caccia c'è molto da fare. Sto cercando d'inserirmi alla svelta, per poter contribuire al sostegno di questa grande tradizione popolare della mia terra.
Niccolò Baldi