Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell'Atc vastese, ritenendo illegittima l'apertura della caccia nelle Zps e nelle Zrc della provincia di Chieti decisa a gennaio scorso da un decreto della Regione. La Regione dunque dovrà chiudere l'esercizio venatorio e ripristinare le 24 Zrc (oltre 20 mila ettari), in parte coincidenti con Aree Natura 2000, che erano state revocate. La modifica era stata approvata al fine di permettere una più capillare azione di intervento sui cinghiali. Secondo i giudici la Regione avrebbe comunque dovuto sottoporre la norma a regolare procedura di valutazione di incidenza. Il Tar invece aveva respinto la domanda cautelare riconoscendo la validità del provvedimento.
"Una disposizione - ricorda una nota del Wwf - adottata dalla Giunta D'Alfonso e avallata dall'attuale maggioranza, provvedimento mai revocato nonostante una diffida Wwf". I magistrati hanno ritenuto la sussistenza dei requisiti di gravità e irreparabilità riferiti a conservazione e protezione di ambiente e patrimonio faunistico. La soppressione delle Zone di Ripopolamento, ricorda il Wwf, è stata disposta senza acquisire il parere di Ispra, senza Valutazione d'Incidenza e Valutazione Ambientale Strategica.
A questo punto la parola torna al Tar che dovrà ora fissare l'udienza di merito del ricorso.