In Puglia il Tar aveva respinto la domanda di sospensone del calendario venatorio avanzata da Vas (Verdi Ambiente e Società). L’associazione ambientalista non si è data per vinta e insiste, presentando ora ricorso anche al Consiglio di Stato.
“Ancora una volta - commenta in una nota il Presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi - invece di pensare seriamente ai veri problemi ambientali e faunistici che affliggono il nostro Paese e alla risoluzione dei quali l’attività venatoria potrebbe essere un fondamentale elemento al servizio pieno e gratuito delle Istituzioni e dei cittadini, siamo costretti a constatare che qualcuno è accecato dall’ideologia al punto di rifiutarsi di accettare la realtà. Non è bastato che il Tar puglia abbia dato pieno riconoscimento al calendario venatorio dimostrandone la legittimità, peraltro in linea con altri Tar che si sono dovuti pronunciare su ricorsi analoghi, rigettandoli. Di nuovo Federazione Italiana della Caccia non si tirerà indietro nel contrastare questi attacchi che non nascondono nemmeno più la loro strumentalità e pretestuosità. Abbiamo già dato mandato all'avvocato Bruni per costituirci in giudizio, auspicando che anche le altre Associazioni Venatorie costituitesi in primo grado si uniscano in questa giusta e sacrosanta battaglia”.