I giovani e le donne sono una risorsa indispensabile per la caccia di oggi e per quella di domani. Soprattutto se si impegnano per la promozione e il sostegno di questa nostra attività. In questa prospettiva abbiamo dato inizio alla pubblicazione delle testimonianze di tanti di coloro che si danno da fare con responsabilità e impegno. Una concreta speranza per la caccia di domani, da parte di chi è pronto a ricevere il testimone dai tanti appassionati che fino ad oggi con dedizione continuano a tenere alta la nostra bandiera, consapevoli che il contributo degli uni e degli altri (e delle altre) è la strada più sicura per riaffermare i nostri valori.
LUIGI ZANIN. PASTICCERE, STUDENTE E GUARDIA VOLONTARIA
Luigi Zanin, 21 anni, nato ad Este ma residente a Carceri, un piccolo paesino di 1200 abitanti immerso nelle campagne del padovano, diplomato pasticcere con esperienze anche all'estero, inglese e francese fluenti, discrete conoscenze informatiche, attualmente fa il pizzaiolo part-time, per essere indipendente, mentre frequenta la facoltà di Scienze e Tecnologie Alimentari presso l’Università degli Studi di Padova, presso la quale spera di laurearsi presto. Ha sviluppato buone doti di comunicatore, che è in grado di trasmettere al gruppo, per migliorarne le capacità di analisi e il senso di responsabilità.
La caccia è la sua unica passione, vissuta fin da piccolo al seguito del padre e del nonno. Lo stesso anno in cui ha fatto gli esami di maturità, spinto dalla passione trasmessa dai nonni e da mio padre, e dalle cacciate a cui lo portavano fin da piccolo, ha preso la licenza di caccia prima della patente di guida. Oggi la pratica nei boschi e nelle zone rurali delle sue parti, con i suoi cani, insieme al babbo e al fratello.
Conosce le diverse forme di caccia anche se non ha avuto la possibilità di praticarle tutte. Prevalentemente caccia con il cane da ferma a fagiani, quaglie, lepri e beccacce, ma pratica anche quella da appostamento alle anatre. A caccia chiusa frequenta il tiro a volo.
Dal 2018 è diventato guardia giurata volontaria, insieme ad altre otto persone con le quali costituisce un gruppo unito e affiatato anche a livello personale. Grazie a questo sodalizio ha acquisito un maggiore livello di responsabilità.
Oltre all’attività di vigilanza durante il periodo di caccia, con il gruppo si occupa del controllo sul ripopolamento di selvaggina e delle altre attività di volontariato a livello provinciale.