E' ufficiale: la Regione Lombardia ha confermato la delibera che autorizza la cattura dei richiami vivi per la caccia, nonostante la lettera diffida del Governo del primo ottobre scorso. La decisione di andare avanti sulle deroghe ha ricevuto questa mattina il via libera formale da parte della Giunta.
"Noi oggi abbiamo approvato la delibera con la quale comunichiamo che non ci adeguiamo. Confermiamo quindi il nostro provvedimento" ha spiegato l'assessore lombardo all'Agricoltura, il leghista Fabio Rolfi. "Andiamo avanti - ha aggiunto Rolfi - perche' siamo convinti di aver rispettato la procedura. La legge sulla caccia consente alle Regioni di autorizzare delle deroghe anche per le catture, in difformita' dal parere dell'Ispra, purche' motivate. Noi riteniamo di averle adeguatamente motivate, quindi di essere assolutamente rispettosi della forma e anche del merito".
"La delibera riguarda specie cacciabili, non va a toccare specie protette. Parliamo di circa 12 mila catture possibili massime, per sostenere una tipologia di caccia che senza richiamo vivo non puo' svolgersi e che alimenta anche una filiera economica e occupazionale sul territorio" ha evidenziato Rolfi. Se il Governo annullasse d'ufficio "sarebbe un provvedimento profondamente statalista. Se si ritiene che la caccia non debba piu' esistere si faccia una scelta netta. Non si puo' andare avanti ogni anno con questo gioco al ping pong", ha concluso l'assessore.