"La nuova normativa già faceva chiarezza e legittimava le Regioni a intervenire per il rifornimento dei richiami vivi nei limiti indicati. Tant'è che lo dicevano la Commissione Ue e perfino Ispra, oltre che il Ministero dell'Agricoltura, con lettera del 5 luglio scorso. E’ quindi inspiegabile la decisione di oggi". Lo dichiara Barbara Mazzali in merito all'ordinanza collegiale n. 1322, depositata oggi, il Tar Lombardia, in sede collegiale, che ha confermato la sospensione dell'impiego dei roccoli.
"Si apre una triste stagione - commenta Mazzali -, dove emerge chiaramente che tradizione, storia e attenzione al bene dei nostri territori non sono più in cima alle priorità di questo Paese, ma piuttosto vincono pregiudizio, ignoranza, non conoscenza e interessi diversi rispetto al bene sia dell’ambiente che della sua tutela. Se questo sarà l’orientamento è chiaro che non andremo verso una vera tutela del patrimonio faunistico della nostra regione".
L’unica cosa positiva in questo scenario desolante è che Regione Lombardia è rimasta compatta fino alla fine, difendendo il lavoro fatto da noi e dall’assessorato per l’apertura dei roccoli. Convinti di essere nel pieno della legittimità della nostra azione, non finisce qui e continueremo, come Regione Lombardia, la battaglia nelle sedi opportune per far valere le nostre ragioni.”