“Siamo soddisfatti perché la sentenza del Tar Liguria ci da ragione su punti fondamentali della delibera del calendario venatorio regionale 2019/2020”, interviene così l’assessore regionale alla Caccia, Stefano Mai, a commento della sentenza del Tar sul calendario venatorio regionale.
“Come prima cosa ci viene confermata l’estensione a due giorni aggiuntivi della caccia da appostamento alla fauna migratoria nei mesi di ottobre e novembre. Si tratta di un passaggio importante. L’unica eccezione fatta dal Tar è per la specie Cesena per cui potremo usare una sola giornata – spiega l’assessore Mai –. Come secondo aspetto la caccia alla Beccaccia rimane confermata al 20 gennaio. Allo stesso modo anche la chiusura della caccia al Tordo sassello rimane confermata al 31 gennaio”.
Soddisfazione anche per le novità introdotte nell’annotazione degli abbattimenti. “Dalla sentenza vengono confermate anche le modalità di annotazione del tesserino al momento dell’abbattimento accertato e confermata anche la mezz’ora di caccia dopo il tramonto per la selvaggina migratoria da appostamento. Si tratta di soluzioni molto rilevanti per la caccia che dimostrano il buon impianto della nostra regolamentazione”.
Importante anche la conferma per la caccia al cinghiale. “Viene confermata la possibilità di continuare il prelievo dei cinghiali fino al 31 gennaio qualora al 6 gennaio non fosse raggiunto il contingente di capi da abbattere. Si tratta di uno strumento chiaro che agevolerà la limitazione del problema cocente del sovrannumero di questi animali che ogni giorno arrecano numerosi danni ad aziende e privati, spesso mettendo a rischio l’incolumità pubblica”.
Come precisa l’assessore Mai, Regione Liguria valuterà se rivolgersi al Consiglio di Stato per alcuni aspetti della sentenza. “Valuteremo il da farsi per ricorrere contro lo spostamento dal 30 al 20 gennaio della caccia agli anatidi, ai limicoli e al Tordo bottaccio, in particolare per quest’ultima specie in quanto stride il principio di precauzione evocato dal Tar e la mancata applicazione della decade rispetto alla data di avvio della migrazione, come previste nel documento KC. Questo vale soprattutto per una regione confinante con la Francia, nella quale la caccia per questa specie può proseguire fino al 20 febbraio, e di fronte al fatto che l’avvio della migrazione dei Tordi bottacci avviene nel mese di marzo e non alla fine di gennaio; periodo che rientra a pieno titolo nella fase di svernamento”.