Un precedente pericoloso. Non solo per il mondo della caccia, avversato sui social ad ogni passo da certi vegani estremisti, ma per tutti coloro che quotidianamente subiscono attacchi personali a colpi di insulti da certi leoni da tastiera. Ci riferiamo ad una vicenda che nulla c'entra con il nostro mondo, se non per la protagonista di certe affermazioni, ovvero la pasionaria animalista Daniela Martani, prosciolta oggi dalle accuse di diffamazione presentate dalla coppia Fedez e Ferragni, dalla stessa definiti “idioti palloni gonfiati irrispettosi della vita delle persone e degli animali” a seguito del compleanno di lei festeggiato in un supermercato.
La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione della querela contro la Martani considerando che “i social godono di una scarsa considerazione e credibilità" e, concludendo che, per questo: "non sono idonei a ledere la reputazione altrui". Una tesi che contrasta con i precedenti orientamenti della giurisprudenza, che finora alla diffusione di insulti dai social aveva dato una grossa rilevanza, per l'enorme impatto che essi hanno sulla vita di ognuno di noi, visto che raggiungono un considerevole numero di persone.
Che insultare sui social sia meno grave, o addirittura irrilevante, data la “scarsa credibilità” è qualcosa di incomprensibile e che purtroppo farà sentire più al sicuro i tanti personaggi che si divertono ad insultare gli altri. Anche la stessa Martani, denunciata per le offese ai cacciatori alla radio (che ha poi rincarato su facebook), da oggi si sentirà autorizzata a continuare a farlo liberamente.