I giovani e le donne sono una risorsa indispensabile per la caccia di oggi e per quella di domani. Soprattutto se si impegnano per la promozione e il sostegno di questa nostra attività. In questa prospettiva abbiamo dato inizio alla pubblicazione delle testimonianze di tanti di coloro che si danno da fare con responsabilità e impegno. Una concreta speranza per la caccia di domani, da parte di chi è pronto a ricevere il testimone dai tanti appassionati che fino ad oggi con dedizione continuano a tenere alta la nostra bandiera, consapevoli che il contributo degli uni e degli altri (e delle altre) è la strada più sicura per riaffermare i nostri valori.
CLAUDIO BETTONI: CACCIATORE E CALCIATORE
"I miei hobby fin da piccolo - ci racconta Claudio Bettoni, 35 anni di Tavernola Bergamasca (Lago d’Iseo), diplomato panettiere (ma lavora in un'azienda di guarnizioni industriali), sposato e padre di tre bambini, tutti maschi, auspicabilmente cacciatori, a tempo debito - sono sempre stati due: Il calcio e la passione del bosco, dei fucili e degli animali che poi con il passare del tempo e con il supporto del papà (cacciatore) è diventata passione per la caccia. "Da li, appena mi è stato possibile ho fatto la licenza e preso il porto d’Armi".
Cacciatore di beccacce starne e fagiani, con l'ausilio di tre setter, che durante l'anno tiene addestrati, è anche appassionato di calcio. Ha sempre giocato fin da piccolo (iniziando dai pulcini), arrivando fino alla seconda categoria. Ancora oggi, partecipa a qualche torneo organizzato a livello locale.
Di indole socievole, ha dalla sua moltissimi amici con le stesse passioni. Da un paio d'anni fa parte del locale consiglio comunale di Federcaccia e dà una mano all'organizzazione di gare cinofile su starne, ma s'impegna tutto l'anno anche nella cinofilia e, nella pulizia dei boschi per il ripopolamento di selvaggina stanziale.