Dura lezione alla coalizione di centro sinistra in Umbria. Senza disconoscere il disagio dovuto alla goffaggine della gestione dello scandalo Sanitopoli, è chiaro che la gente umbra che tiene alla propria identità e alle proprie tradizioni non ha digerito l'accoppiata imposta dal centro con quei Cinque stelle che continuano a sbertucciare la caccia e attribuire responsabilità ai cacciatori di misfatti di ben altra provenienza.
E i cacciatori che in Umbria hanno ancora una discreta rilevanza nelle tante comunità locali hanno pensato bene di non dare retta a chi come l'on. Gallinella (vedi link...) insisteva fino all'ultimo nel disconoscere il ruolo dei cacciatori nella gestione del territorio e degli squilibri faunistici. I fatti parlano chiaro: chi si presenta all'elettorato ignorando il mondo rurale e soprattutto considerando ininfluenti tradizioni ben radicate come è quella venatoria, di solito alle urne non ha molta fortuna.
La coalizione di centro destra, guidata dalla leghista Donatella Tesei, con il 57,55% si aggiudica la guida del governo umbro. ha sbaraglè il nuovo presidente della Regione Umbria. L'esponente della Lega ha distanziato di circa 20 punti il candidato del centro sinistra e M5S Vincenzo Bianconi. La Lega risulta primo partito con il 36,95% dei voti, FdI ottiene il 10,4%, Fi il 5,5%. Il Pd raggiunge il 22,33%, M5S il 7,41%.