“L'abolizione della caccia sportiva non protegge gli animali”. Sono queste le conclusioni a cui sono giunti oltre centotrenta scienziati di tutto il mondo aderenti a IUCN, esprimendo la loro preoccupazione per la deriva animalista di molti governi.
Gli studiosi hanno sottoscritto una lettera pubblicata sulla prestigiosa rivista Science in cui si evidenzia che le politiche di conservazione che non sono basate sulle evidenze scientifiche sono pericolose per la conservazione degli habitat e della biodiversità e rischiano di danneggiare e impoverire le comunità rurali.
“La caccia sportiva, soprattutto la caccia grossa praticata in Africa od in altri paesi in via di sviluppo è sotto pressione da parte delle associazioni animaliste e diversi paesi (Australia, Francia Olanda) – sottolineano nelle conclusioni - hanno già emesso provvedimenti restrittivi sull'importazione dei trofei di caccia. Tali misure dovrebbero avere la finalità di favorire la conservazione della fauna, ma al contrario, esistono convincenti evidenze che l’abrogazione della caccia sportiva avrebbe conseguenze negative sulla fauna selvatica stessa".
Continua la lettera: "In Africa sono molti di più i territori naturali sottoposti a regime venatorio di quelli a parco nazionale e la fine di questa attività comporta il rischio di una trasformazione di queste aree selvagge con una conseguente perdita di biodiversità. Certamente una caccia mal regolata mette in pericolo le popolazioni animali, ma la soluzione non è il divieto, ma una sua migliore regolazione e gestione. Molte esperienze hanno dimostrato che una attività venatoria ben regolata e basata su presupposti biologici ha effetti positivi per molte specie (rinoceronte, argali, big horn e molti ungulati africani). La caccia al trofeo è fonte di reddito per molte popolazioni rurali specie nelle aree troppo remote e selvagge per attirare altre forme di eco-turismo. Per questo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) sostiene che una buona regolazione e gestione di questa attività ha effetti positivi sulla fauna.
La prossima assemblea IUCN valuterà tutti questi aspetti, valutando anche altri documenti IUCN, inclusi orientamenti e dichiarazioni dei gruppi di specialisti. Per quanto riguarda la caccia ai trofei, la Species Survival Commission ha sviluppato "Principi guida per l'utilizzo della caccia ai trofei come strumento di conservazione" e IUCN ha pubblicato un documento informativo (versione aggiornata preparata per CITES CoP17. Questi documenti riconoscono che, se ben gestito, il trofeo la caccia può offrire importanti benefici per la protezione e il recupero delle specie, la conservazione dell'habitat e la riduzione della caccia illegale e del commercio illegale di specie selvatiche, nonché offrire importanti vantaggi di sussistenza alle comunità rurali (ad esempio in Namibia, Zimbabwe, Tanzania, Tagikistan, Canada, Pakistan e diversi paesi europei paesi).