Con decreto 2089 del 24 ottobre, il Direttore del Servizio regionale di Sanitá pubblica veterinaria del Friuli, ha stabilito di attuare specifiche misure di prevenzione lungo il confine italo-sloveno allo scopo di ridurre il rischio di diffusione del virus della peste suina africana nella popolazione di cinghiali selvatici. Gli elementi per il controllo della popolazione di cinghiali, fanno riferimento alle recenti disposizioni comunitarie in materia, in particolare la Direttiva 2002/60/CE e il documento di lavoro della Commissione Europea SANTE/7113/2015.
A seguito del tavolo tecnico del 21 maggio 2019, le autoritá della Regione Friuli-Venezia Giulia e quelle slovene, hanno predisposto un piano congiunto che interessa entrambi i terrori, per un raggio di 20 km dal confine e coinvolge, nell’area friulana, i distretti venatori 3, 7, 12, 13, 14, 15 e tutte le aree precluse all’attivitá venatoria. Oltre a quanto previsto dai piani di abbattimento, sul territorio delle Riserve di caccia interessate é stabilito il prelievo senza limiti di capi, fino al raggiungimento di 250 femmine di etá fertile per ciascun lato della frontiera, per un totale di 500 unitá, revocando il divieto di caccia al cinghiale nelle aree protette.
Gli abbattimenti vengono distribuiti per Riserva, in proporzione alla densitá degli animali e ai prelievi effettuati in attivitá venatoria e potranno essere svolti dal personale del CFR e da cacciatori, individuati all’uopo dai Direttori. I cacciatori potranno operare solo nella propria Riserva di appartenenza e le operazioni dovranno concludersi entro il 31 marzo 2020. E’ consentito l’uso di fonti luminose artificiali e l’abbattimento nei giorni di silenzio venatorio.
L’europarlamentare Marco Dreosto, giá a conoscenza della problematica sulla recente comparsa del virus in Serbia (16.09.19) e Slovacchia (27.09.2019), ha organizzato per il 20 novembre prossimo a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo, un seminario in materia, al fine di sensibilizzare il mondo politico e comunitario sull’importanza di alcuni tratti epidemiologici, quali contagiositá, tenacia e tasso di mortalitá e del loro impatto sulla persistenza e sulla trasmissione del virus. Il parlamentare Dreosto si é altresí riproposto di promuovere ulteriori incontri tematici sul territorio, al fine di divulgarne l’informazione.