Il Riformista pochi giorni fa ha dato spazio a Maurizio Costanzo pubblicando un suo articolo dichiaratamente animalista a commento della bocciatura da parte della Commissione Agricoltura dell'emendamento di Carrara e Vetrella (passato in Senato) che proponeva l'allungamento dei tempi di caccia.
Costanzo esulta intitolando il suo commento “evviva hanno vinto gli animali” e ribadisce il concetto poi scrivendo “Abbiamo vinto, sì e avevamo tutti paura di perdere ancora una volta”. In realtà le cose non stanno affatto così. Se di partita si vuol parlare, questa non è ancora “vinta” dagli animalisti.
La Commissione Agricoltura non ha fatto altro che esprimere un parere e forse il noto giornalista nonché tuttofare della tv italiana, dimentica che la votazione avvenuta non è quella della Camera (che riceverà il testo non appena passerà al vaglio della Commissione Comunitaria). Capiamo che questa che lui chiama “vittoria” possa servirgli a livello psicologico da contraltare per la sonora sconfitta referendaria di qualche anno fa, ci dispiace molto ma per sanare questo vuoto dovrà ancora attendere.
Costanzo prosegue imbastendo il suo articolo non certo oggettivo trattando il Senatore Orsi con un'ironia da serie B “perché non cambiare nome quando si decide di essere primi firmatari di una legge che riguarda gli animali?” e citando una per una le solite falsità.
A cominciare dal concetto di autorizzare la caccia in tutti i mesi dell'anno. Non è così e lo saprebbe anche Costanzo se solo avesse la decenza di approfondire una questione dal suo punto di vista più che scomoda. L'emendamento proposto alla Comunitaria in realt�propone di modificare i tempi di caccia in relazione alle diverse peculiarità di ogni specie, permettendo per esempio di cacciare i cosiddetti “estatini” nei periodi giusti.
Certo Costanzo non si lascia scappare uno dei quesiti maggiormente gettonati da chi prima di lui è intervenuto sulle "bande di sedicenni armati" “Come si può supporre di consentire il patentino anche ai sedicenni?”. Ci domanda il noto gionalista. Semplice diciano noi, seguendo l'esempio della Francia (dove i ragazzi imparano a cacciare a partire dai 15 anni guidati dagli adulti) e di molti altri paesi d'Europa. Leggendo con attenzione il testo Orsi non vi è dubbio sulla prudenza che viene riposta nei confronti dei minorenni, seguiti passo passo dal genitore o da un adulto che se ne prende la responsabilià. Come del resto fanno in Gran Bretagna, dove tra l’altro non esiste limite di età.
Secondo lo Showman di Mediaset la questione si aggira sui fatturati delle aziende che fabbricano fucili e pallottole “noi combattiamo comunque – scrive Costanzo - i fatturati di chi fabbrica proiettili e a maggior ragione se quei proiettili sono destinati a fagiani, a passeri e agli altri animali oggetto di caccia”. Proprio quasi come se fossero più importanti le pallottole destinate agli animali rispetto a quelle che uccidono gli uomini in guerra.
Costanzo dichiara "guerra “a chi pensa di curare la propria impotenza sparacchiando a qualsivoglia volatile ogni giorno dell’anno”. Forse qui pensava anche a chi iscrivendosi alla P2, ha tentato di vincere la propria di impotenza, avanzando di carriera e dando vigore alla propria autostima?
“Soltanto quando si combatterà ad armi pari, - conclude il nostro Costanzo - sarò con Orsi e company altrimenti sarò puntigliosamente vostro nemico”. La "company" di cui parla Costanzo usando il termine in senso dispregiativo, in realtà non è altro che un vasto gruppo di cittadini italiani con la fedina penale più che pulita, costituito da centinaia di migliaia di pensionati operai, impiegati e rappresentato da tutte le altre condizioni sociali italiane. Persone che si concedono tale passione come integrazione della propria vita non senza sacrifici, trovando nella caccia il ripetersi di tradizioni rispettose dell'ambiente, della fauna e dell'avifauna. Ma forse Costanzo non conosce i sacrifici economici visti i propri redditi a volte discussi.
Non ci pare che abbia mai fatto campagne contro i mega allevamenti di polli e le carni in scatola, ma solo con gli anelli più deboli della catena Circhi e Cacciatori, forse perchè economicamente non possono fare pubblicità nelle sue trasmissioni?
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