Di seguito l'aggiornamento dell'Anuu Migratoristi di lunedì 4 novembre sul passo migratorio degli ultimi giorni.
"È proprio quello che è avvenuto finora in questa stagione in tutto il bacino del Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia, per quanto riguarda il movimento migratorio dei grandi turdidi che, insieme a tutte le altre specie ornitiche, vengono monitorati all’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN in collegamento con altri punti di osservazione dislocati in Europa che seguono questo interessante fenomeno.
Il Tordo bottaccio ha avuto il suo primo picco il 5 e il 6 ottobre, seguito da quelli del 12-13-14 e 15 ottobre, e dall’ultimo picco del 24 e il 25 dello stesso mese. Il Merlo non è stato da meno perché, anche se leggermente in ritardo sulla tabella di marcia, il suo picco principale è stato il 25 ottobre. I primi Tordi sasselli sono stati avvistati ovunque, soprattutto nel nord Italia, durante l’ultimo weekend ottobrino e la Cesena ha fatto la sua apparizione in alta e media collina dove pochi esemplari sono già stati incarnierati. Va ricordato che se per il Tordo bottaccio i suoi primi picchi migratori sono avvenuti con il primo e secondo quarto di luna, per la Cesena e il Tordo sassello tutto è da verificare con il mese di novembre.
Nulla vi è da segnalare per la Tordela, mentre ottimo e continuo è il passo del Fringuello, del Pettirosso, della Capinera, della Cincia mora, della Cinciarella e del Colombaccio. Buona la presenza di altri fringillidi come Frosone, Peppola e, parzialmente, il Lucherino. Buone notizie sulla presenza della Beccaccia, regina di boschi e, tra le specie campestri, della Pispola e dell’Allodola nei luoghi a loro congeniali. Sebbene i primi giorni di novembre non abbiano regalato forti emozioni a causa del meteo poco propizio e del calo repentino delle temperature, le osservazioni di alcune specie, assenti gli anni scorsi, sono comunque più numerose e fanno presagire un periodo di svernamento interessante. Ovviamente queste osservazioni e i relativi commenti saranno esaminati in proseguo sottolineando, ancora una volta, che la migrazione è un fenomeno naturale che non può essere codificato a tavolino o nelle aule giudiziarie dei TAR".