Nonostante tutto fortunatamente sopravvivono e proliferano iniziative a difesa delle cacce tradizionali. Un esempio è il concorso L'ambiente e il capanno da caccia, seguito con attenzione dall'amministrazione comunale di Pisogne, nel bresciano. Un comune che fa eccezione in quanto a superficie cacciabile: ben 30 km quadrati sui 50 totali.
“Il capanno e i cacciatori che ad esso lavorano tutto l’anno – spiega l’assessore all’ambiente e Territorio Nicola Musati – sono da considerare una risorsa importante e una sentinella per il territorio”. “Con il concorso – continua Musati vogliamo valorizzare chi usufruisce di essi e ci aiuta a tutelarli». In un momento in cui molti puntano il dito sulla pratica cara a Diana, nel Bresciano c’è chi continua a considerare la caccia come parte della propria storia e come disciplina da tutelare. Il concorso si dividerà in due parti: quella dedicata ai capanni di proprietà comunale e quelli di proprietà privata. La giuria sarà composta dall’assessore Musati, dalla guardia boschiva Quetti e dai rappresentanti delle varie associazioni venatorie presenti sul territorio.