“Confermo l'impegno già in atto di questo Ministero ad approfondire le varie problematiche connesse alla tematica della fauna selvatica, congiuntamente altre competenti Amministrazioni centrali e periferiche, in modo da poter poi individuare soluzioni utili, da attivare sia a livello strettamente normativo, sia a livello operativo sul territorio”. Con questo arzigogolato giro di parole, per conto del Governo, in data 6 novembre il Sottosegretario all'Agricoltura Giuseppe L'Abbate (M5S) ha risposto all'interrogazione del deputato leghista Golinelli che chiedeva lumi sulle soluzioni in programma, soprattutto relativamente all'emergenza cinghiali.
Golinelli e gli altri deputati leghisti firmatari, in opposizione alla contestatissima proposta Gallinella (personale stipendiato per abbattere la fauna in eccesso) sollecitavano possibili modifiche alla legge n. 157 del 1992 prevedendo la figura dell'operatore volontario, ossia un «selecontrollore» che, a seguito di appositi corsi di formazione, a titolo volontario fornisca supporto nell'effettuazione del contenimento numerico della fauna selvatica coordinandosi con gli agenti dipendenti di regioni, province e città metropolitane".
Il rappresentante del Ministero ha glissato l'argomento, limitandosi a dire che “per contrastare la grave riduzione della pianta organica delle guardie venatorie provinciali appare urgente, secondo quanto segnalato dal MAATM, modificare l'articolo 27 della legge 157/92 per consentire l'attività delle guardie venatorie provinciali anche laddove transitate nei ruoli delle Regioni”.
L'Abbate è tornato poi ad auspicare l'individuazione di soluzioni condivise e di opzioni utili, sempre salvaguardando, se possibile, “la serena convivenza della fauna selvatica con le comunità antropiche e l'ambiente”. Il rappresentante del Governo sostiene che dalle proposte di interventi normativi uscite dal Tavolo di lavoro con le Regioni, emerge “una particolare attenzione per il cinghiale, per il cui controllo – in base alle indicazioni tecniche di ISPRA – risulta massimamente efficace l'uso combinato di catture con gabbie e abbattimenti, con una prevalenza per la prima tecnica”.
"Quanto sopra - chiude il Sottosegretario - non esaurisce, per certo, l'attenzione di questa Amministrazione che continuerà a monitorare la situazione e ad adoperarsi per affrontare le problematiche evidenziate dall'interrogante, in sinergia con gli altri Dicasteri e i livelli di governance regionali e locali. A tal fine è indispensabile che le Regioni procedano a rimuovere ogni criticità volta ad impedire l'attuazione dei piani di gestione".