In presenza di differenze notevoli tra Stati membri limitrofi nel determinare i periodi di migrazione e di riproduzione (documento KC), la Commissione chiede a ciascuno Stato membro di fornire chiarimenti sui dati e sugli approcci metodologici adottati a giustificazione delle proprie conclusioni per determinare se realmente siano conformi alle prescrizioni giuridiche della direttiva. E' quanto risponde il Commissario Ue all'Ambiente Karmenu Vella a nome della Commissione europea ad un'interrogazione dell'Europarlamentare Carlo Fidanza, che chiedeva chiarimenti su quali azioni l'Europa avrebbe intrapreso nei confronti di un Paese che presentasse dati altamente incompatibili con le date di migrazione proposte dalla maggior parte dei paesi vicini, ovvero l'Italia.
L'europarlamentare Carlo Fidanza - Fratelli d'Italia
"La Commissione ha sottolineato la necessità che gli Stati membri rispettino pienamente le prescrizioni di cui all'articolo 7 della direttiva "Uccelli" come interpretata dalla giurisprudenza nel definire i periodi di migrazione prenuziale e di riproduzione delle varie specie cacciabili - spiega il Commissario all'Ambiente - . In presenza di differenze notevoli tra Stati membri limitrofi nel determinare tali periodi, la Commissione ha chiesto a ciascuno Stato membro di fornire chiarimenti sui dati e sugli approcci metodologici adottati a giustificazione delle proprie conclusioni per determinare, ove possibile, se siano conformi alle prescrizioni giuridiche della direttiva".