Fortunatamente anche la stampa di un certo rilievo (Il Corriere) si accorge dell'odio che immancabilmente si riversa sui cacciatori da parte di certi animalisti leoni da tastiera. Non è dato sapere se la storia ha fatto presa sui quotidiani perchè la cacciatrice oggetto delle offese degli haters sia una famosa star di instagram con un buon seguito di pubblico (60 mila followers), o per il fatto che sia una bella donna, per giunta "glamour", come si legge nel titolo del corrierone nazionale. Fatto sta che almeno si parla di ciò che migliaia di cacciatrici e di cacciatori subiscono quotidianamente solo perchè portano in tavola animali prelevati direttamente dal frigo di madre natura.
Contro la "bionda cacciatrice", Rachel Carrie, mamma 35enne dello Yorkshire "chioma fluente, sguardo da seduttrice e fucile in spalla" scrive il Corriere della Sera, i commenti più beceri e gli inflazionati auguri di morte perchè invece di fare la spesa al supermercato come tutte le mamme ordinarie, preferisce mettere in tavola esclusivamente la carne che lei stessa si procura, ovviamente postando le foto delle succulente ricette che sa preparare con somma maestria. Nell’ultimo anno cucinato più di 80 fagiani, 40 anatre e 125 piccioni (oltre a conigli, lepri, cervi e cinghiali vari): lei lo fa, per salvaguardare l’ambiente e promuovere un’alimentazione sana, invece di ingozzarsi di carne di dubbia provenienza. Tutte cose che ha scritto in un libro di cucina appena uscito, che le polemiche non faranno altro che promuovere, buon per lei!
"Spara piuttosto in testa a tuo figlio" e "vorremmo vedere il tuo piccolo cervello esplodere a fucilate e colare per terra" sono alcune delle gentilezze che le sono state rivolte a commento dei suoi post dagli inguaribili animalisti. Rachel non è rimasta a guardare, e ha reagito con una provocazione: ha fatto affiggere per la Gran Bretagna poster di sandwich sanguinolenti, a partire dal quartiere londinese di Shoreditch, epicentro del veganismo e del politicamente corretto. "Fossero stati motivati da razzismo o omofobia – scrive Rachel commentando gli insulti degli haters – quella gente sarebbe stata arrestata: ma con una cacciatrice ci si può permettere di tutto". Sicuramente Rachel, con la sua determinazione e la sua forza comunicativa, è un esempio e una guida per tutte le cacciatrici che quotidianamente subiscono simili attacchi.