Camillo Langone, sul Foglio si oppone alla persecuzione del mondo venatorio, paragonandola alla caccia alle streghe del sedicesimo secolo.
"Ogni epoca ha le sue persecuzioni. Oggi finisce in manette chi spende del suo e rischia del suo per ridurre il numero dei micidiali cinghiali - scrive Langone riferendosi all'arresto del sindaco di Triora per l'abbattimento di alcuni cinghiali - . L’altra notte a Campobasso un grosso esemplare ha causato un tamponamento a catena (grande spavento e Natale rovinato per chi ha avuto la macchina distrutta, siccome le normali polizze non rimborsano questi danni). E pochi mesi fa ad Alba un branco ha fatto uscire di strada un automobilista: morto. La legge contro i cacciatori è la lettera che uccide anche la logica, visto che a Triora in via di estinzione non sono i cinghiali, anzi prolificissimi, bensì i cristiani. Bisognerebbe tutelare loro, i residenti che oggi sono solo 357 mentre nell’Ottocento erano dieci volte tanto (per dire quant’è difficile vivere da quelle parti, assediati dalle fiere e dalle leggi votate dai politici di città). Beato il sindaco di Triora che, a differenza di noialtri paurosi, di noialtri accidiosi, ha fatto la volontà di Dio (Genesi 9,2)".