Le associazioni animaliste Lav, Enpa, Lipu e Wwf si oppongono alle proposte di modifica alla legge 157/92 sul contenimento della fauna selvatica presentate al Disegno di legge di Bilancio in Senato. Gli animalisti si appellano al Governo, in particolare al Ministro Costa, affinché intervenga “per scongiurare questo ennesimo tentativo di ridurre i livelli minimi di tutela degli animali selvatici”.
In particolare la Lav cita l'emendamento del Partito Democratico 60.0.159 (testo 2) a firma di Taricco, Biti, Manca, Ferrari, Ferrazzi, che prevede la partecipazione di coadiutori abilitati da Ispra per l'esecuzione di piani di contenimento delle Regioni e bypassa l'inefficacia dei metodi ecologici come requisito fondamentale per autorizzare gli abbattimenti, definiti previo parere Ispra non vincolante. Inoltre l'emendamento parla genericamente di fauna selvatica, per questo secondo gli animalisti si aprirebbe la strada al contenimento di qualsiasi animale selvatico, compresi quelli protetti come lupi, orsi e aquile.
Una chiara esagerazione che ha il solo obbiettivo di agitare l'opinione pubblica e creare il solito scalpore mediatico, ma che ha poca attinenza alla realtà. Come ben sappiamo, a tutela di queste specie, ci sono altre disposizioni di legge (come l'articolo 2 della legge 157/92 che definisce le specie particolarmente protette, sottoposto agli allegati delle Direttive Uccelli e Habitat), che rendono impossibile l'abbattimento senza l'attivazione delle previste procedure di deroga.