Come visto, la Corte Costituzionale ha invalidato la legge regionale che consentiva la segnatura dei capi di selvaggina migratoria abbattuta dopo l'accertamento. Cpa Lombardia in una nota commenta così la sentenza:
"Un anno orribile per la caccia in Lombardia - scrive Fortunato Busana, Presidente Cpa Lombardia - , c’era stata euforia e grande aspettativa riguardo la possibile riapertura dei Roccoli ma poi una delusione dietro l’altra:prima dalla sospensiva e poi all’annullamento della Delibera,alla riduzione del Calendario e di una delle giornate aggiuntive,ora dulcis in fundo la Sentenza della Consulta depositata il 27 Dicembre.La Corte Costituzionale dichiarando incostituzionale una disposizione contenuta nella Legge Regionale n.17 del Dicembre 2018 circa la segnatura della migratoria. Per cui d’ora in poi i Cacciatori non potranno più attendere il momento dell’avvenuto recupero del capo,quindi l’annotazione andra’fatta subito dopo l’abbattimento".
"Nel prendere atto di tale pronunciamento, cogliamo l’occasione per dichiarare che chiederemo come CPA una completa armonizzazione della L.R.26/93 per adeguarla alle reali esigenze di chi pratica l’attività venatoria. Ciò’ nonostante l’impegno dei Consiglieri Floriano Massardi e Barbara Mazzali che si sono prodigati con i loro emendamenti per migliorarne alcuni aspetti critici.
"Auspichiamo infine - chiude Busana - che l’Assessorato e la DG Agricoltura sappia trarre i dovuti insegnamenti rispetto a quanto occorso quest’anno, trasformando i vincoli rilevati in scelte e strategie volte a raggiungere i risultati prefissi,la nostra collaborazione in tal senso non mancherà".