A margine della notizia relativa al prolungamento del periodo del prelievo alla beccaccia nella Regione Puglia, Alessandro Tedeschi, Presidente Associazione Amici di Scolopax interviene con un post dal titolo "diamo a Cesare quel che è di Cesare", ritenendo doveroso, avendo notato da più parti la forzata volontà di “assegnazione di paternità”, fare alcune precisazioni.
"Le citate sentenze e le diverse motivazioni prodotte in più occasioni a supporto di ricorsi e provvedimenti avversi, fanno inequivocabilmente riferimento a lavori e risultati conseguiti nell’ambito di studi e ricerche scientifiche - scrive Tedeschi -. Appare quantomeno evidente che la produzione del supporto documentale e le controdeduzioni offerte in via legale ai procedimenti occorsi, possano essere facilmente individuabili ed attribuibili". I risultati ottenuti, spiega, sono frutto di un "inequivocabile sforzo progettuale concepito e realizzato dall'Associazione Amici di Scolopax e dal sottoscritto personalmente coordinato, nel contesto di una sinergica collaborazione con l’Ufficio Avifauna Migratoria della FIDC".
"Nello specifico - spiega - , il progetto Scolopax Overland rappresenta di fatto la "materia prima" per realizzare un efficace approccio alle problematiche contestate. Ne consegue che i risultati perseguiti ed in parte conseguiti, hanno offerto un indubbio ed efficace supporto alla causa, consci che in assenza delle stesse, molto verosimilmente, sarebbe risultato poco probabile perseguire tali obiettivi".
"Ciò che su tutto emerge e rattrista - chiude Tedeschi - è l’aberrante bisogno di apparire piuttosto che di produrre, dividere piuttosto di unire. I risultati si conseguono investendo energie e risorse non solo con proclami e/o perseguendo tessere. La caccia di oggi necessita di efficienze ed efficacia, affinché quella di domani possa riconoscersi quale attività legittima e sostenibile".