Un dilemma amletico attanaglia le menti di alcuni animalisti del WWF: le nutrie vanno catturate, è l'unica cosa da fare, ma poi dove metterle? Chi glielo spiega a Walter Miotto, referente di WWF di Castelfranco, zona infestata da questi poco simpatici toponi, che l'unica soluzione vagamente risolutiva è la loro eradicazione con l'ausilio delle doppiette?
Walter Miotto, intervenuto in un incontro pubblico sul tema, sottolinea come questi animali siano i principali responsabili dell'erosione degli argini del Muson (fiume che attraversa Castelfranco) e che la cattura "non è una cosa sicuramente piacevole ma necessaria", poi continua dichiarando "L’unico modo è quello. È chiaro che poi si creerà il problema di dove metterle. Le lepri e i fagiani in sovrabbondanza nel Parco del Sile, ad esempio, vengono catturati e poi liberati sui campi e quindi presi dai cacciatori, ma la nutria non è cacciabile e quindi bisognerà vedere che cosa farne. Comunque bisogna pensarci seriamente".
E mentre lui ci pensa, altrove decine di cacciatori vengono arruolati dalle Provincie e dai comuni per tentare di arginare concretamente il problema.