La Regione Lombardia ha emesso il decreto di nomina dei membri che faranno parte dell’osservatorio regionale degli habitat naturali e delle popolazioni faunistiche, costituito con il compito di promuovere e coordinare le ricerche per la raccolta e l’elaborazione dei dati relativi alla fauna selvatica in Lombardia.
“Via ai lavori, sarà il nostro Ispra” ha commentato Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia. “Abbiamo sempre più la necessità di un supporto scientifico all’attività venatoria in Lombardia per monitorare nel tempo la composizione del patrimonio faunistico, elaborare proposte per valorizzare il settore e contrastare le derive ideologiche sul tema della caccia, con iniziative basate anche su validi e solide basi scientifiche.”
Faranno parte dell’osservatorio, oltre a Roberto Daffonchio, dirigente della u.o. sviluppo di sistemi forestali, agricoltura di montagna, uso e tutela del suolo agricolo e politiche faunistico venatorie, che lo presiederà:
- Antonini Stefano, dirigente regionale competente in materia ambientale;
- Chiari Mario, delegato del dirigente regionale competente in materia di sanità
veterinaria;
- Sorrenti Michele, rappresentante delle associazioni venatorie;
- Gariboldi Armando, rappresentante delle associazioni di protezione ambientale;
- Sala Alessandro, rappresentante delle associazioni agricole;
- Martinoli Adriano, docente esperto in materia faunistico venatoria del mondo
universitario lombardo;
- Ratti Lucia, esperto di ERSAF in materia faunistico-venatoria;
“Ringrazio le persone che, a titolo gratuito, hanno dato la propria disponibilità e che mettono a servizio della Regione la propria competenza – ha aggiunto Rolfi – Ho voluto che l’osservatorio fosse composto da personalità scientifiche esterne all’ente proprio per garantire l’obiettività del lavoro. Sarà un luogo di ricerca per elaborare dati e numeri precisi, in grado di supportare la Regione nella propria attività istituzionale e legislativa. La caccia è un’attività umana fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema e ha necessità di essere istituzionalizzata per essere svolta al meglio.”