Oggigiorno la figura femminile in ambito venatorio non è solo ampiamente sdoganata, ma bensì rappresenta, per consistenza numerica delle praticanti e rappresentatività figurativa, parte integrante del corpo sociale dei cacciatori Italiani.
Sui social è boom di profili, pagine e blog che trattano la caccia al femminile, con migliaia di cacciatrici che condividono la loro passione per l’ambiente, la cinofilia e l’attività venatoria. Allo stesso tempo, molte di loro, ricoprono anche incarichi importanti all’interno delle associazioni venatorie e degli ATC, occupandosi fattivamente della caccia e della gestione faunistico ambientale del territorio.
Su questa scia, l’ultima assemblea nazionale della Federcaccia, ha visto nascere Il “Coordinamento Nazionale Cacciatrici Federcaccia” al quale fanno capo tutte le varie commissioni regionali e che organizza e programma numerose attività su tutto il territorio Nazionale.
Proseguendo difatti il lavoro iniziato a Roma, lo scorso sabato 11 gennaio nella sede regionale di via Benedetto De,i si è riunita per la prima volta la commissione femminile della Regione Toscana.
Erano presenti il presidente Marco Salvadori, la responsabile della commissione regionale Veronica Racanelli, le vicepresidenti regionali Elisabetta Gori ed Elisa Mazzei e le responsabili delle province. Il presidente ha sottolineato come tutti i momenti di confronto siano importanti e come la riunione della commissione rispecchi la volontà di tutto il contesto dirigenziale del gruppo nazionale, che vede come una giusta necessità di Federcaccia avere il gruppo femminile nella dirigenza della federazione.
La commissione si è messa subito al lavoro. Racanelli ha presentato le azioni messe in essere dal coordinamento nazionale guidato da Isabella Villa, che ha portato il suo saluto augurando buon lavoro alle federcacciatrici toscane.
Insieme alle iniziative nazionali, numerose e che coprono più campi di azione, la responsabile regionale ha sottolineato l'importanza delle donne e la loro capacità di calarsi nel tessuto sociale per rendere visibile il ruolo che i cacciatori hanno in esso. Ha inoltre parlato dell'importanza di creare una rete capillare per poter interagire con i diversi territori ed esigenze delle nostre cacciatrici, facendosi tramite per espandere i progetti toscani anche a livello nazionale.
Il lavoro non poi non si ferma! Domani, sempre a Firenze, sarà la volta del Coordinamento nazionale, che si riunirà per dare organicità ai propri programmi. Confederazione Cacciatori Toscani