"Sono scaduti da due anni circa i Comitati di gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia di L’Aquila e Pescara, ma ancora non ci sono notizie in merito al loro rinnovo, nonostante le Provincie e i Comuni interessati abbiano già fatto le nomine di competenza ormai da molto tempo. Non sappiamo le motivazioni della Regione, ma quello che sta avvenendo 'regala' ai Presidenti dei Comitati di Gestione, con la complicità di quelli scaduti, le decisioni sulle sorti della caccia". E' quanto dichiara in una nota l'Arci caccia della provincia dell'Aquila.
"È notizia dei giorni scorsi l’autorizzazione della Regione ad aumentare il costo degli ambiti fino a un massimo della quota di riferimento nazionale - spiega l'Arci -: un 'vero regale di Natale'. Ovvero prima il costo era di 66 euro mentre ora può arrivare a 173 euro circa. Noi dell’Arci Caccia dell’Aquila crediamo che nella nostra provincia la cosa più importante sia quella di ridurre in modo consistente il numero degli Ambiti Territoriali di Caccia, per una migliore gestione e programmazione del territorio".
"Chiediamo, inoltre, di emanare nuove regole allo scopo di far diminuire i costi di funzionamento degli stessi ATC. L’Abruzzo è la Regione dei Parchi dove secondo noi con una sana e attenta politica nel rispetto dell’ambiente, si potrà sostenere la carente economia, anziché mortificare i cacciatori con esose richieste economiche", conclude la nota.
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