“Esprimo gratitudine ai cacciatori per il loro impegno, rappresentano lo strumento principale di contenimento del cinghiale e delle specie invasive, come dimostrano i dati. Si mettono spesso al servizio della pubblica amministrazione e della cittadinanza per arginare un problema che altrimenti, con le esigue risorse a disposizione delle istituzioni, sarebbe ingestibile”. Lo ha detto l'Assessore regionale all'agricoltura Fabio Rolfi, a seguito delle polemiche per la nota di biasimo dell'Utr Bergamo per il superamento del piano di prelievo del cinghiale autorizzato nella caccia collettiva in braccata al Comitato di gestione del Comprensorio Prealpi bergamasche.
Le reazioni di Federcaccia ed Enalcaccia, le quali avevano chiesto di cacciare il cinghiale anche nel mese di gennaio dopo un novembre che ha visto le 12 squadre del Ca poco impegnate per colpa del maltempo, non fu accolta, proprio perchè alla fine del 2019 il piano si riuscì a raggiungere, ma mai si sarebbero aspettati una nota di biasimo vista la delicata situazione in tutta la provincia. Tra le richieste del mondo venatorio c’è anche quella di poter utilizzare i controllori a fianco della Polizia provinciale, cosa che non succede più per motivi burocratici dal 2018. La risposta della politica è chiara e netta e porta la firma dello stesso Rolfi.
“È necessaria la collaborazione di tutti i livelli istituzionali per affrontare in maniera strutturata nel tempo la gestione del cinghiale: per questo motivo sono nuovamente a chiedere alle province l’attuazione uniforme dei piani di controllo su tutto il territorio regionale, utilizzando i selecontrollori adeguatamente formati per essere più incisivi” annuncia l’assessore.
“Il contenimento non può gravare solo sui cacciatori. I cinghiali spesso vanno a stanziarsi in aree urbane o in aree protette dove i cacciatori non possono intervenire, ma deve intervenire la Pubblica amministrazione. Il controllo avviene a macchia di leopardo solo dove si riscontra una adeguata sensibilità dei comandanti delle polizie provinciali. La norma è chiara, la legge regionale è vigente ed è ora che tutti la applichino senza distinguo”.