A Vicenza, un noto gruppo di animalisti, in occasione della chiusura della stagione venatoria ha affisso, a mo' di manifesto funebre, l'ennesimo attacco alla caccia e ai cacciatori, annunciando il raduno alla Fiera di Vicenza. Il manifestino ha girato le bacheche facebook, generando una serie di reazioni e commenti.
Sergio Berlato, in qualità di Presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti- CONFAVI, ha chiesto l’intervento urgente del Questore e del Prefetto di Vicenza affinché revochino il permesso a manifestare davanti alla Fiera di Vicenza in occasione di HIT SHOW, la fiera della caccia che si terrà dall' 8 al 10 febbraio. "Non è tollerabile che decine di migliaia di cittadini di serie A dalla fedina penale perfettamente pulita che decidono di accedere a pagamento ad una fiera di settore siano insultati e minacciati gratuitamente solo per il fatto di essere cacciatori" scrive Berlato, ritenendo che gli animalisti abbiano abbondantemente oltrepassato il limite della decenza e della legalità.
"L'ignobile affissione apparsa a Vicenza, ad opera di una banda di integralanimalisti, è un manifesto all'intolleranza e alla violenza - commenta l'on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d'Italia-. In quelle disgustose righe c'è tutta la più miserabile insensibilità che contraddistingue questi sedicenti amanti degli animali, capaci di tutto meno che di provare umanità. Più che centopercentoanimalisti questa gentaglia è centopercentofeccia".
Anche Arci Caccia commenta, sollecitando le forze dell’ordine a vigilare sullo svolgimento "dell’indegna gazzarra che ogni anno mettono in scena questi soggetti in occasione della Fiera HIT di Vicenza. Sappiamo - scrivono dall'associazione - che si tratta di una manciata di esaltati, ma il clima di minaccia crescente che traspare dalle loro, chiamiamole dichiarazioni, postate sui social network, necessita di attenzione. Sappiamo dalla magistratura che in questi movimenti spesso si annidano pregiudicati o addirittura veri e propri terroristi e quindi chiediamo rassicurazioni sulla sicurezza delle migliaia di persone che popoleranno la tre giorni vicentina. Le persone per bene non devono nemmeno essere costrette a sopportare insulti e minacce mentre si recano a quella che è una delle grandi feste del mondo venatorio" scrive l'Associazione Venatoria.