La Libera Caccia Toscana comunica che martedì 4 febbraio presso la Commissione Agricoltura della Regione Toscana si terrà una seduta per discutere le modifiche da apportare alla legge sulla caccia 3/94. La Libera Caccia naturalmente sarà presente per esporre le proprie proposte di modifica, in particolare all'articolo 26, che – scrive Anlc Toscana - “in pratica ripropone la oramai decaduta legge Obbiettivo”. La Libera Caccia che sempre l'ha osteggiata non ci sta.
Sulla caccia di selezione ai cinghiali, Anlc chiede che almeno siano effettuati censimenti per garantire un prelievo selettivo adeguato per comprensorio, non generalizzato per Provincia. L'associazione ritiene indispensabile un fermo biologico da aprile ad agosto. Altre richieste sulla selezione: “Nelle aree vocate la caccia di selezione dovrà essere consentita solo ai cacciatori iscritti nelle squadre componenti i distretti della caccia in braccata. La Regione dovrebbe stanziare ulteriori fondi per gli agricoltori che, in accordo con gli ATC, effettuino, nell'area vocata semine a perdere”.
Sulla braccata per Anlc Toscana non c'è abbastanza considerazione, nonostante il numero di cinghiali abbattuti (70 mila capi) e il ruolo sociale che ricopre. “Per garantire la sopravvivenza di alcune squadre ubicate in zone più disagiate sarebbe bene portare il numero minimo dei componenti iscritti a 20, il numero minimo dei partecipanti alla braccata a 12 e non porre limiti agli invitati che potranno partecipare alla braccata” scrive Anlc, insieme ad altre altre Associazioni Venatorie (che compongono la Cabina di Regia toscana) invierà alla Commissione Agricoltura un documento con quelle proposte non recepite nella stesura del testo di modifica alla Legge 3/94.