La Lipu in queste ore ha chiesto alla Regione Puglia di rivedere la proposta di Piano faunistico venatorio alla luce delle indicazioni contenute nelle conclusioni della procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas), comprensiva di Valutazione di incidenza (VIncA)”.
Affinché il Piano garantisca un maggior equilibrio tra prelievo venatorio e necessità di tutela, Lipu chiede una maggiore chiarezza dei dati cartografici e la loro pubblicazione sui sistemi informativi geografici (webgis) e la richiesta di istituzione o di verifica dei requisiti per 25 tra Oasi di protezione, Aziende faunistico venatorie, Zone ripopolamento e cattura e altre. Ancora, la Lipu ritiene che occorra accertare i parametri di calcolo delle aree agro-silvo-pastorali sottoposte alla pianificazione faunistico-venatoria e programmare misure di prevenzione del bracconaggio e di indennità per il mantenimento di habitat per la fauna. La Lipu ha chiesto anche la verifica delle Zone di addestramento cani (Zac) con sparo tutto l’anno e, inoltre, che lo stesso addestramento non sia illegittimamente previsto all’interno delle Zone di ripopolamento.
“Ora occorre che la Sezione Gestione sostenibile e Tutela delle Risorse forestali e naturali della Regione Puglia modifichi il Piano e il Rapporto ambientale sulla base delle osservazioni del parere motivato di Vas e delle prescrizioni della VIncA – conclude Claudio Celada, direttore Area conservazione natura della Lipu – La Lipu vigilerà perché gli indirizzi del parere di Vas siano ottemperati e seriamente considerate le nostre istanze di tutela”.