L'Assessore regionale dell’Umbria Roberto Morroni informa che, “a fronte di ulteriori verifiche e approfondimenti sul piano normativo“, ha ritenuto opportuno rimodulare una delle proposte annunciate alla Consulta faunistico venatoria che si era riunita il 5 febbraio per trattare soprattutto il problema del proliferare di cinghiali nelle campagne umbre.
“In particolare – scrive l’assessore – quella riferita all’intervento diretto dell’agricoltore in possesso della licenza di caccia", che prevedeva la possibilità per gli agricoltori in possesso di licenza di caccia di abbattere i cinghiali sui propri campi a fronte della rinuncia degli indennizzi per i danni subiti. “La nuova formulazione – dice ora l'Assessore - che viene introdotta prevede quanto segue: l’agricoltore dovrà rivolgersi all’Atc, il quale avrà non più di 48 ore di tempo bensì 4 per poter intervenire; trascorso questo lasso temporale l’agricoltore è autorizzato ad intervenire direttamente ed in tal modo mantiene il diritto degli eventuali danni causati dalla fauna selvatica“.
L’assessore annuncia anche altre novità sul fronte del contenimento dei cinghiali, da concordare con il resto della Giunta, in attesa del Piano annunciato entro il mese di aprile.