57 cacciatori hanno preso parte al corso di monitoraggio delle beccacce svernanti nelle aree protette, tenutosi martedì scorso 18 febbraio presso UTR Bergamo Regione Lombardia. A tenere le lezioni c'era un grande esperto come il professor Paolo Pennacchini, Presidente di UBI (Unione per la beccaccia Italia) e di FANBPO (Federazione delle Associazioni dei beccacciai del Paleartico occidentale), cioè, come ben definisce Fidc Bergamo, che riporta la notizia, il “parlamento europeo” delle Associazioni dei beccacciai europee.
La relazione ha spaziato dalla morfologia alla biologia, dall‘etologia alla legislazione italiana ed europea inerenti la beccaccia, oltre che esaminare le criticità gestionali (tempi, modalità, salvaguardia) della beccaccia, a livello di tutto l’areale di diffusione della stessa ed è stata condotta dal professore con una metodologia didattica accattivante ed avvincente che ha letteralmente catturato l’attenzione dei presenti dall’inizio alla fine.
La finalità del corso è la formazione della figura del monitoratore che, seguendo un protocollo ben definito nelle modalità, verificherà le condizioni e i comportamenti delle beccacce svernanti nel periodo post migrazione. Questa attività consentirà la raccolta di una enorme quantità di dati dai quali si potranno ricavare quelle costanti che saranno le basi sulle quali i legislatori, ai vari livelli, definiranno quelle norme di programmazione venatoria che consentiranno un prelievo sostenibile della specie. Nella parte finale il professor Pennacchini ha illustrato le modalità per la “lettura” delle ali al fine di individuare l’età della beccaccia . Il passaggio successivo sarà quello di concordare con Regione Lombardia un protocollo d’intesa che preveda le aree, modi e tempi di intervento dei monitoratori.
Il corso si è concluso con un breve test di verifica finale che tutti i corsisti hanno superato a pieni voti! (Fidc Bergamo)