Tra le tanti meritevoli iniziative di solidarietà, in questo difficile momento che unisce tutti gli italiani, ci sono anche quelle dei cacciatori, categoria che mai si è tirata indietro di fronte alle emergenze. Ve ne daremo conto man mano che saranno divulgate.
Intanto giunge notizia che la Federcaccia di Brescia ha donato 8 ventilatori pressovolumetrici al Civile, il più grande degli ospedali della provincia. Si tratta di apparecchiature fondamentali per la terapia intensiva che oggi continuano a non essere sufficienti. La cifra impegnata dall'associazione venatoria è pari a 81.032,40 euro.
In questo modo l'associazione ha risposto alle tante richieste di aiuto di tanti amici cacciatori che di professione fanno il medico o l'infermiere o hanno il coniuge che svolge questo lavoro. "Ogni giorno - spiegano dalla Fidc Bresciana - ci chiedevano un aiuto concreto, abbiamo offerto la disponibilità ad acquistare dei ventilatori per la respirazione assistita ed un dirigente ci ha detto 'ci servono come il pane', abbiamo allora deciso, in modo fulmineo e tempestivo, di comprare 8 ventilatori pressovolumetrici". "Abbiamo speso una cifra enorme - scrivono - ma lo abbiamo fatto con il cuore e con la convinzione che oggi servono i fatti!".
“Quella di Brescia è la sezione Federcaccia che riunisce il più alto numero di cacciatori in Italia, la più grande nella regione più colpita. Grande di numeri, ma anche di cuore. Lo ha dimostrato anche in questa occasione con uno sforzo non comune”. Così il presidente nazionale di Federazione Italiana della Caccia, Massimo Buconi, commenta l’encomiabile iniziativa della nostra sezione bresciana.
“Donare 8 respiratori all’ospedale Civile della città – ha proseguito - è un gesto che ci rende orgogliosi, che apprezzo e che mi commuove come presidente Federcaccia, come cacciatore e soprattutto come comune cittadino. In questo momento così difficile tutti noi siamo chiamati a fare quanto è in nostro potere per contribuire a superare questa difficile prova. Tanti sono i cacciatori che si impegnano a dare una mano a chi ha più bisogno: da soli, inquadrati nelle diverse associazioni di volontariato, nelle iniziative che le nostre sezioni stanno mettendo in piedi in tutta Italia. Lo fanno normalmente, quotidianamente, molto spesso in silenzio, e in questa occasione hanno moltiplicato ancor più i loro sforzi. A loro va il mio sincero grazie e sono sicuro anche quello di tutti i nostri connazionali”.