"Mai ci saremmo aspettati che in un momento come questo, con tutto ciò che sta accadendo in Italia, veramente qualcuno potesse avere il coraggio, ma sarebbe meglio dire l'impudenza, di chiedere fondi allo Stato per sostenere le proprie attività messe in crisi, parole loro; dal ‘crollo di donazioni e raccolta fondi'. Dire che sono indignato, prima di tutto come cittadino, è ancora poco". Così il presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi commenta l'iniziativa della LIPU di chiedere l'istituzione di un fondo speciale per il terzo settore.
"Il terzo settore, in questo momento più che mai, è al lavoro al fianco delle Istituzioni al servizio dei cittadini. È quello di chi fa volontariato sociale, sanitario, assistenza agli anziani, ai disabili, alle fasce più deboli e fragili della popolazione - sottolinea con forza il presidente Federcaccia - Non mascherino dietro questo la richiesta di fondi per le loro attività".
"La salvaguardia dell'ambiente e della fauna è un impegno importantissimo. Ma è necessario mantenere un ordine di priorità. In questo momento tutti gli sforzi devono essere rivolti ad arginare e sconfiggere la più grave epidemia da decenni a questa parte. E mentre i cacciatori sono impegnati a raccogliere fondi da destinare a questo scopo - la sola Federcaccia ha già donato oltre 500 mila Euro e non si arresta - c'è chi pensa solo a tutelare i propri interessi. E dire che solo pochi giorni fa proprio gli animalisti ci hanno tacciato di strumentalizzare la situazione. Un minimo di dignità, forse non guasterebbe".
E conclude con un appello: "Quanto ho detto non è un invito a trascurare gli animali. Anzi, mi raccomando a chiunque abbia un animale domestico di non abbandonarlo o trascurarlo, magari cedendo alle dicerie che potrebbe essere portatore del contagio. Ma in ogni cosa, un po' di misura".