In Campania le Associazioni Venatorie Regionali Anuu, Arcicaccia, Enalcaccia, Eps, Italcaccia e Libera Caccia hanno già inviato le proprie proposte per il calendario venatorio della prossima stagione, predisposto in forma di bozza dalla Regione.
Vi si legge: "Tenuto conto della evoluzione normativa nazionale in merito agli studi di fattibilità ed alle valutazioni di incidenza per la conservazione delle specie, si chiede, ove compatibile con la normativa regionale di settore ed in considerazione che i piani faunistici venatori provinciali di tutte le provincie, sono tutti scaduti e non ancora rinnovati, di ri-approvare lo stesso calendario venatorio della stagione 2019-2020, nel rispetto dell’art. 18 della legge 157/92 che ha già avuto parere favorevole da parte dell’ISPRA nell’anno 2019 oltre alla condivisione di tutte le categorie interessate e presenti nel CTFVR".
Si chiede inoltre la possibilità di prevedere il colombaccio in pre-apertura e la possibilità della caccia occasionale al cinghiale in considerazione del fatto che l’attuale situazione contingente potrebbe non far riunire molte squadre in battuta. A tal fine, tenuto conto del posticipo della validità al 31 agosto 2020 di tutte le scadenze di documenti e porto d’armi, si chiede inoltre una deroga alla verifica dei suddetti documenti sia per le domande di iscrizione agli ATC che per la verifica documentale delle squadre organizzate per le battute al cinghiale. Proprio per avere più tempo necessario alla verifica documentale di cui sopra - continuano le associazioni venatorie - , sarebbe preferibile che il periodo per la caccia al cinghiale fosse compreso fra la metà di ottobre e chiusura alla metà di gennaio (15 ottobre-14 gennaio), sempre nel rispetto dell’arco massimo temporale dei tre mesi previsto dall’art. 18 della Legge 157/92.3).