Sono esasperati gli agricoltori aderenti a Cia e Confagricoltura della provincia di Treviso. Tant'è che le due associazioni chiedono un piano urgente per l'eliminazione dei troppi cinghiali che infestano i terreni agricoli. “Chiediamo un intervento forte – scrivono in una nota Cia e Confagricolutura -, una risposta da parte della politica e un piano regionale e provinciale per contenere il proliferare della popolazione dei cinghiali nei territori della Pedemontana trevigiana allo scopo di limitare i danni all’agricoltura e garantire la sicurezza pubblica ai cittadini”.
“Il piano di contenimento attuale è insufficiente – spiega Denis Susanna, presidente della Cia Treviso – Servono nuove strategie e piani di abbattimento specifici. Ai politici, tanto orgogliosi del nostro territorio e che spesso ne declamano le bellezze e i prodotti tipici, spetta il compito di decidere gli interventi più efficaci per tutelare gli agricoltori in queste aree”.
In cifre il danno complessivo causato alle coltivazioni dalla fauna selvatica in provincia di Treviso nell’anno 2007 ammonta a 221mila euro; comprende sia gli interventi di prevenzione che di indennizzo ripartiti dalla Regione. Sulla stessa linea di Cia, anche Valentino Montagner, funzionario di Confagricolutura Treviso: “Serve una maggiore sinergia tra enti territoriali e cacciatori per salvaguardare il reddito delle aziende agricole e tutelare la sicurezza delle persone – dice – La sovrappopolazione di cinghiali sta penalizzando l’agricoltura. Per questo chiediamo un piano straordinario di abbattimento”.
(Oggi Treviso)