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Solidarietà dalle squadre di caccia al cinghiale toscane


martedì 14 aprile 2020
    

 
 
 
Le sei squadre di caccia al Cinghiale di Capalbio hanno realizzato una raccolta fondi per acquistare materiale sanitario da destinare all'ospedale di Orbetello (GR). In tutto sono stati raccolti 4.030 Euro.

Le sei squadre di caccia al Cinghiale che hanno contribuito sono: Monteverro, Terzo mondo, Capalbiese, Squadra 51 giardino, Marcola 70, Squadra La Vallerana. Le Aziende Faunistico Venatorie che hanno contribuito sono: AFV Capalbiaccio, AFV Lago acquato, AFV Poggi alti, AFV Il Marchi, AFV Le Forane.

Questa goccia nell'oceano - spiegano - vuole dimostrare che anche noi cacciatori possiamo fare qualcosa di importante per aiutare la comunità in questo momento di emergenza.

Anche le squadre di caccia al Cinghiale di Santa Luce, Pomaia e Orciano Pisano hanno voluto manifestare la loro vicinanza a quanti stanno lavorando per difendere tutta la comunità dalla pandemia causata dal Coronavirus, facendo una donazione di 600 Euro all' Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.

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3 commenti finora...

Re:Solidarietà dalle squadre di caccia al cinghiale toscane

Hai ragione Galileo. Le squadre sono le uniche che potrebbero cambiare le sorti della caccia in Italia. Io non caccio in battuta ma sono favorevole a questa froma di caccia specialistica. Un grande spirito di comunità e aggregazione al contrario degli odiosi idioti selettori al cinghiale ( forma di caccia che sarebbe ABOLITA) Perché poco sportiva praticata ( contro la legge) con pile, infrarossi, rilevatori termici , pasturatori fuori orario diciamo che è diventato un piano di controllo autorizzato! I CINGHIALI DOVREBEBRO ESSERE ESCLSUIVA PROPRIETA DELLE SQUADRE. Invece , questi “bracconieri” ne sparano fino a 10 all’anno? Ma per cosa fare? Venderli ? Vergogna !!

da Paolo 16/04/2020 11.09

Re:Solidarietà dalle squadre di caccia al cinghiale toscane

Aldilà del supporto economico, questa enorme dimostrazione di solidarietà ha un'importanza strategica anche per il nostro futuro. Voglio dire che si dovrà fare di tutto per conservare questo sentimento di riconoscenza tangibile, che viene da tutti coloro che siamo riusciti a sostenere, ospedali, operatori sanitari, organizzazioni del volontariato, sindaci, amministratori, singole persone. Serve perciò un coordinamento e ancora di più servirà che le nostre cabine di regia, meglio coordinate, mettano in piedi un rapporto il più possibile stabile con tutti costoro, in modo da far proseguire nel tempo questi legami che si sono costituiti. Tramite loro, che contano nella società civile, potremo avere voce anche noi, tanto più se saremo in grado di dare un futuro a questa collaborazione. Le nostre organizzazioni potrebbero e possono infatti costituire un supporto aggiuntivo, in particolare alla protezione civile, in tutte le emergenze che si curamente, purtoppo, non mancheranno anche nel prossimo futuro. La migliore polizza d'assicurazione che potremo sottoscrivere a tutela della nostra caccia.

da Berto L. 14/04/2020 16.14

Re:Solidarietà dalle squadre di caccia al cinghiale toscane

Le squadre di caccia al cinghiale hanno delle grosse responsabilità. Molte non se ne rendono neanche conto, anche se adoperano il loro potere per consolidare la propria posizione di cacciatori e cinghialai sul territorio, con le ATC, con i sindaci, le province, la Regione. A volte anche discapito di altri colleghi cacciatori. Invece potrebbero essere una chiave per riaprire la porta della politica per la caccia. Inviterei le nostre dirigenze nazionali ad aprire una riflessione sul tema. Un coordinamento dei capisquadra (ben istruiti) che partisse dal territorio con un progetto definito, magari graduale, a tappe, potrebbe creare un discreto movimento d'opinione tale da coinvolgere il mondo della politica, poi della comunicazione e quindi l'opinione pubblica per una riqualificazione della nostra immagine. Ottenuto questo, e non è una cosa di giorni o settimane, probabilmente sarebbe anche possibile costituire una rete a supporto dei bisogni e delle urgenze del territorio, fino a avere peso anche nel tessuto urbano. Una buona occasione, quindi, anche per recuperare, un domani, con intelligenza, le nostre tradizioni di caccia.

da Galileo M. 14/04/2020 14.48