“Come avevamo promesso, abbiamo approvato il calendario venatorio e il piano di prelievo del cinghiale per aprire la caccia di selezione una specie che ogni anno causa notevoli danni alle produzioni agricole. Lo abbiamo fatto in concomitanza dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni del governo e dell’ordinanza del presidente Bonaccini in tema di emergenza Covid-19 che consente questo tipo di caccia con spostamenti nell’ambito provinciale nel rispetto delle distanze interpersonali di sicurezza”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi commenta il nuovo calendario venatorio approvato in Emilia Romagna.
“I piani di controllo del cinghiale che si svolgono sotto il coordinamento delle Province negli ambiti territoriali in cui la caccia è vietata- spiega l’assessore-, sono invece rimasti sempre attivi in quanto attività di pubblica utilità, come richiamato da una nostra recente circolare. Richiamando la legge nazionale, con la delibera approvata abbiamo stabilito che le Province, laddove non già previsto, si avvalgano anche degli agricoltori muniti di licenza di caccia sui terreni di loro proprietà o che hanno in conduzione”.
“La nostra priorità- chiude Mammi- è quella di ridurre i danni alle colture in tutti gli ambiti territoriali nel rispetto degli obiettivi e delle soglie stabiliti dal Piano Faunistico venatorio regionale”.
Cosa prevede il piano di prelievo del cinghiale
In attuazione del Piano faunistico venatorio regionale, il piano di prelievo stabilisce il numero dei cinghiali prelevabili nei vari distretti di caccia in funzione dell’impatto che la specie ha sulle produzioni agricole in termini di importo dei danni per chilometro quadrato.
Tra le novità, nei Piani di controllo provincialiè stato stabilito che province e Città Metropolitana di Bologna si avvalgano anche degli agricoltori proprietari o conduttori di fondi muniti di licenza di caccia, opportunamente autorizzati. I Piani di controllo vengono condotti tutto l’anno negli ambiti del territorio dove la caccia è vietata come parchi, oasi, riserve, zone di ripopolamento.
Le date principali della stagione venatoria
Dopo la caccia di selezione al cinghiale, aperta il 4 maggio, il 1 giugno apre quella al capriolo, mentre il 3 settembre è prevista la preapertura per cornacchia, gazza, ghiandaia, tortora e merlo.
E’ fissata al 20 settembre l’apertura generale della caccia, con chiusura il 31 gennaio 2021, ad eccezione delle specie in selezione che potranno essere cacciate fino al 31 marzo.Il calendario venatorio potrà essere consultato on line sul portale regionale Agricoltura.