Il provvedimento della Regione Umbria che ha deciso per l'abbattimento straordinario dei cinghiali in sovrannumero ha creato fin da subito diverse polemiche. Ora a dire la loro intervengono le squadre di cinghialisti dell'Atc Ternano - Orvietano, riuniti lo scorso 7 maggio alla sala consiliare della comuinità montana di San Venazio per discutere sul da farsi.
I coordinatori dei distretti di caccia al cinghiale dell'Atc n° 3 (dove il piano prevede l'eliminazione di 2500 cinghiali) hanno concordato alcune proposte sottoponendole agli enti territoriali e alle Associazioni Venatorie. Innanzitutto si richiede di rivedere i numeri dei capi da abbattere e di elaborare un piano di gestione basato sul reale censimento degli animali eseguito direttamente dalle squadre nei settori assegnati, il tutto con la collaborazione dei tecnici provinciali.
Si richiede inoltre: che gli abbattimenti vengano eseguiti anche nelle zone non vocate; l'assegnazione di un ruolo attivo per i coordinatori dei distretti istituiti con Regolamento Regionale nelle decisioni che riguardano la specie, con Atc, Provincia e Regione; la presenza del caposquadra al momento in cui avviene la valutazione dei danni; un ruolo più determinante per le Associazioni Venatorie nell'avanzare proposte per la gestione della specie; il ripristino delle battute congiunte e la possibilità di redigere il verbale di caccia con un numero minimo di 15 persone per la giornata di giovedì; infine si chiede che non sia consentita la caccia al cinghiale in forma individuale all'interno dei settori assegnati alle squadre. Le squadre - dichiarano poi - si impegnano a collaborare con i proprietari dei fondi a realizzare le strutture finalizzate alla prevenzione.