Preoccupazione da Federcaccia Umbra per le imminenti scadenze che interessano i cacciatori. In questa fase i tre Ambiti territoriali di caccia umbri sono chiamati a decidere, entro breve, quelle che saranno le quote di iscrizione per la prossima stagione venatoria.
A tal proposito Fidc Umbria invoca prudenza, "dato che, qualora gli Ambiti decidessero di aumentare i costi di iscrizione proprio in questa fase, si andrebbe ad aggiungere malcontento a situazioni familiari già di forte disagio, con potenziali ripercussioni sociali ed economiche. Senza contare che un calo delle iscrizioni priverebbe ulteriormente il territorio del suo controllo e costringerebbe la Regione e gli stessi Atc a rimodulare tutti i piani di gestione". Fidc annuncia che i propri delegati voteranno contro ogni aumento della tassazione.
Un’altra scadenza, differente come tempistica ma di fondamentale importanza, riguarda invece la gestione tecnica dell’attività venatoria nella nostra regione. A tal proposito l'associazione venatoria ritiene utile e necessario riunire in un unico tavolo tecnico regionale le varie competenze e, possibilmente, le eccellenze in materia di caccia e di politiche venatorie, utili a una riformulazione dei regolamenti, a una maggiore condivisione delle esperienze di gestione tra un Ambito umbro e l’altro e, per esteso, a un generale miglioramento delle condizioni di esercizio dell’attività venatoria in tutta la nostra regione.
"Come Federcaccia Umbra ci poniamo da subito a disposizione delle istituzioni e dei loro rappresentanti, a cominciare dall’assessore regionale competente Roberto Morroni, per collaborare ad ogni iniziativa utile alla nascita del tavolo tecnico con degli obiettivi ben precisi, nell’interesse dei cacciatori, dei nostri amici agricoltori e, di riflesso, dell’intera collettività" scrivono da Fidc Umbria.